Il Rapporto ASviS 2025, presentato il 22 ottobre a Roma, ha suscitato preoccupazione tra i membri della Rete dei Comuni Sostenibili. Valerio Lucciarini De Vincenzi, presidente dell’organizzazione, ha sottolineato l’importanza della sostenibilità come strategia fondamentale per migliorare la qualità della vita. Il documento, redatto dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, segna un momento di riflessione a dieci anni dall’adozione dell’Agenda 2030 da parte delle Nazioni Unite e dalla sua implementazione a livello europeo.
Un bilancio a dieci anni dall’agenda 2030
La presentazione del Rapporto 2025 di ASviS si inserisce in un contesto di valutazione critica, in vista del termine fissato per il 2030. Questo bilancio non si limita a considerare i progressi raggiunti, ma mette in luce le sfide ancora da affrontare. Lucciarini De Vincenzi ha evidenziato come gli enti locali stiano cominciando a integrare in modo sistematico le indicazioni fornite dall’Agenda 2030, avviando progetti a lungo termine. Anche il settore imprenditoriale sembra mostrare segni di consapevolezza riguardo agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) delineati nell’Agenda.
La necessità di un supporto istituzionale
Il presidente ha sottolineato l’importanza di un supporto concreto da parte delle istituzioni pubbliche, sia nazionali che internazionali. Secondo Lucciarini De Vincenzi, è fondamentale che il legislatore adotti misure efficaci per sostenere le comunità nel loro percorso verso uno sviluppo sostenibile. La collaborazione tra enti locali e istituzioni è vista come una condizione necessaria per implementare politiche pubbliche che rispondano alle sfide attuali e future.
Le sfide da affrontare per il futuro
Il Rapporto ASviS mette in evidenza che, nonostante gli sforzi, l’Italia e l’Europa non stanno procedendo con il ritmo necessario per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030. Lucciarini De Vincenzi ha affermato che più della metà dei target stabiliti rischia di rimanere irraggiungibile. Questa situazione richiede un’azione immediata e responsabile, affinché non venga trascurata da approcci considerati superati. La responsabilità di affrontare queste sfide è vista come un imperativo non più procrastinabile, per garantire un futuro sostenibile alle generazioni a venire.
