Udienza a Parigi sul caso di fake news riguardanti Brigitte Macron e la sessualità

Egidio Luigi

Ottobre 27, 2025

Dieci individui si trovano oggi di fronte al tribunale di Parigi, accusati di molestie online nei confronti della Première Dame di Francia, Brigitte Macron. Questa situazione si è sviluppata a seguito di voci virali che sostenevano che la signora Macron fosse una donna trans.

Il processo e gli imputati

Il processo, che avrà inizio alle 13:30 di oggi e proseguirà domani, vede sul banco degli imputati otto uomini e due donne, tra cui un insegnante, un gallerista, un politico, un informatico e una medium. L’udienza è il risultato di un’azione legale avviata da Emmanuel e Brigitte Macron negli Stati Uniti, dove hanno denunciato la diffusione di informazioni diffamatorie riguardanti l’identità sessuale della Première Dame, che hanno oltrepassato i confini nazionali. Secondo quanto riportato dalla procura, gli otto accusati avrebbero formulato affermazioni fuorvianti riguardo al genere e alla sessualità di Brigitte Macron, insinuando che la differenza di età con il marito fosse legata a un fenomeno di pedofilia.

La denuncia e gli arresti

La denuncia da parte di Brigitte Macron è stata presentata il 27 agosto 2024 e ha portato a una serie di arresti. Gli avvocati della Première Dame non hanno confermato se la signora Macron sarà presente in aula durante le udienze.

Fake news e condanne

Tra le affermazioni considerate dalla procura come fake news c’è quella secondo cui Brigitte Macron, il cui cognome da nubile era Trogneux, non sarebbe mai esistita, e che il fratello Jean-Michel avrebbe adottato la sua identità dopo una presunta transizione. Uno degli imputati, la medium e giornalista 51enne Delphine J., nota con lo pseudonimo di Amandine Roy, è accusata di aver diffuso questa falsa notizia per anni. Nel settembre 2024, Delphine J. era stata condannata in primo grado per diffamazione, insieme a Natacha Rey, e costretta a risarcire Brigitte Macron e il fratello Jean-Michel Trogneux con diverse migliaia di euro. Tuttavia, lo scorso 10 luglio, la medium è stata assolta in appello.

Ricorso in Cassazione

Brigitte Macron e il fratello hanno quindi deciso di presentare ricorso in Cassazione, continuando la loro battaglia legale contro le affermazioni diffamatorie che hanno colpito la loro reputazione.

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