La Russia presenta una denuncia ufficiale riguardo al trattato con gli Stati Uniti sulle scorte di plutonio

Egidio Luigi

Ottobre 27, 2025

Il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, ha ufficialmente firmato e promulgato una legge che pone fine a un accordo con gli Stati Uniti, già di fatto sospeso dal 2016. Questa decisione riguarda il trattato sul riciclaggio delle scorte di plutonio, finalizzato a prevenire l’uso di questo materiale per la produzione di testate nucleari. La notizia è stata diffusa dalle agenzie di stampa russe, citando il sito ufficiale delle informazioni legali.

Dettagli dell’accordo sul plutonio

L’accordo in questione, firmato nel 2000 e parzialmente modificato nel 2010, prevedeva un impegno reciproco tra Russia e Stati Uniti per gestire gli stock di plutonio rimanenti dalla Guerra Fredda. L’obiettivo era quello di trasformare 34 tonnellate di plutonio in combustibile per le centrali nucleari. Entrambi i paesi si erano assunti la responsabilità di riciclare questa quantità di materiale nucleare, contribuendo così a una potenziale riduzione delle scorte di armi nucleari.

Tuttavia, nel 2016, il clima politico tra Mosca e Washington aveva subito un significativo deterioramento. In quel contesto, Putin aveva emesso un decreto che sospendeva il trattato sul plutonio, citando come motivi l’espansione della NATO verso est e l’aumento della presenza militare statunitense nell’Europa dell’Est. Questi eventi avevano segnato una fase di crescente tensione tra le due potenze, evidenziando le difficoltà nel mantenere accordi di cooperazione in ambito nucleare.

Implicazioni della nuova legge

La promulgazione della legge da parte di Putin segna un ulteriore passo nella direzione della rottura dei legami di cooperazione tra Russia e Stati Uniti nel campo della sicurezza nucleare. La decisione di abbandonare formalmente l’accordo sul plutonio potrebbe avere ripercussioni significative, aumentando le preoccupazioni a livello internazionale riguardo alla proliferazione nucleare. Gli esperti di sicurezza temono che la fine di questo accordo possa portare a un incremento delle scorte di plutonio e a una maggiore instabilità nella regione.

Con l’anno 2025 che segna un periodo di tensioni geopolitiche accentuate, la decisione russa di interrompere questo accordo potrebbe influenzare non solo le relazioni bilaterali con gli Stati Uniti, ma anche il panorama della sicurezza globale. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, consapevole che la gestione delle risorse nucleari rimane un tema cruciale per la pace e la stabilità nel mondo.

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