Cgil: tasso di mortalità più elevato nelle microimprese del Lazio

Marianna Perrone

Ottobre 27, 2025

“Nelle microimprese del Lazio, il tasso di mortalità è preoccupantemente elevato. Secondo i dati forniti dall’Inail, la situazione è allarmante: più ridotta è la dimensione aziendale, maggiore è la frequenza degli infortuni mortali. Nella categoria delle aziende con 1-9 dipendenti, il tasso si attesta a 0,05; per le imprese con 10-49 dipendenti scende a 0,03, mentre nelle aziende con oltre 50 dipendenti il valore si riduce ulteriormente a 0,01″. Queste informazioni sono state diffuse dalla Cgil di Roma e del Lazio in una nota ufficiale.

Esposizione agli infortuni nelle microimprese

Il sindacato ha evidenziato che la maggiore esposizione agli infortuni non riguarda solo i casi mortali, ma anche quelli con esiti permanenti. Infatti, nelle microimprese il tasso di infortuni permanenti è di 1,11, a fronte di uno 0,50 nelle aziende con oltre 250 dipendenti. Questo quadro diventa ancora più preoccupante se si considera la sottostima degli infortuni, che è accentuata dalla riluttanza a denunciare tali eventi, spesso per paura di ritorsioni. Nel 2024, il 20% degli infortuni denunciati ha coinvolto aziende con meno di 9 dipendenti, mentre il 38% è stato registrato in realtà con almeno 250 addetti.

Rischi legati agli appalti e subappalti

Molte di queste piccole realtà operano all’interno di filiere di appalti e subappalti, sia pubblici che privati. Qui, pratiche come il massimo ribasso, ritmi di lavoro intensi e lunghe catene di subappalto contribuiscono ad aumentare i rischi per i lavoratori, come dimostrano i numerosi episodi di cronaca. La Cgil ha sottolineato la necessità di un intervento normativo sugli appalti, mirato a garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Necessità di interventi legislativi

Nel Lazio esiste una legge regionale che, se attuata dalla Regione, potrebbe migliorare notevolmente le condizioni di lavoro per molte persone. Tuttavia, il sindacato lamenta la mancanza di azioni concrete in questa direzione nella Legge di Bilancio 2026 del Governo Meloni. È fondamentale potenziare gli enti e gli organismi responsabili delle attività di prevenzione, formazione e controllo, per garantire un ambiente di lavoro più sicuro e tutelato per tutti i lavoratori.

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