Ritiri di lettura: un’opportunità per risvegliare la creatività personale

Egidio Luigi

Ottobre 26, 2025

Tra le riflessioni di Anna Maria Ortese spicca una frase che colpisce: «non c’è forse, dopo l’Italia, un altro Paese al mondo dove ciascun abitante abbia come massima ambizione lo scrivere, e ce n’è pochi altri dove quel che ciascuno scrive scivoli, per così dire, sull’attenzione dell’altro, come la pioggia su un vetro». Questi pensieri e altri scritti sono stati raccolti da Adelphi nel volume Da Moby Dick all’Orsa Bianca.

Il nostro Paese è caratterizzato da una forte passione per la scrittura, un fenomeno che si traduce in un comportamento curioso: scriviamo molto, ma leggiamo poco. Questo potrebbe suggerire che dietro l’atto di scrivere ci sia un desiderio più profondo, un bisogno di rifugio e guarigione. Un’indicazione di questo trend è rappresentata dalla crescita dei “book retreat”, soggiorni dedicati alla scrittura e alla lettura che stanno prendendo piede anche in Italia. Questa pratica, importata dagli Stati Uniti, offre un’esperienza di benessere e introspezione.

Le location ideali per i book retreat

Immaginate di trovarvi immersi in una pineta affacciata sul mare, oppure in un castello o in un centro storico patrimonio dell’umanità. Proporre un pacchetto che include un corso di scrittura, una cena con prodotti locali e tour turistici è un modo per attrarre partecipanti. Le donne di tutte le età, dai venti ai settant’anni, sono le principali frequentatrici di questi ritiri, cercando un’opportunità per isolarsi e riflettere su se stesse. Questi eventi non prevedono yoga o meditazione, ma si concentrano sulla lettura, che stimola il cervello e promuove un senso di comunità. I book retreat stanno ottenendo un successo crescente, registrando il tutto esaurito.

Il ritiro di Nadia Terranova

Nadia Terranova, scrittrice che organizza ritiri al Castello di Santa Severa, preferisce riferirsi a queste esperienze come “ritiri” o “residenze”. «L’italiano evoca l’idea di alienazione dal mondo, necessaria per scrivere bene», spiega. Durante il ritiro, chiedo ai partecipanti di scrivere racconti legati a un luogo, anche se molti di loro desiderano esplorare la propria storia personale. La scrittura che emerge è spesso caratterizzata da elementi gotici e magici. Terranova si apre all’emozione che provano i partecipanti, condividendo un viaggio di scoperta.

Il New York Times ha documentato come questo fenomeno sia cresciuto grazie a comunità come il Bad Bitch Book Club, originariamente su Facebook e ora un campo estivo per lettrici ventenni. La Generazione X predilige location da sogno, e la presenza di biblioterapisti che raccomandano romanzi al posto di ansiolitici è un ulteriore incentivo. Terranova suggerisce libri significativi della sua vita, come “Le botteghe color cannella” di Bruno Schulz e “Quaderno proibito” di Alba de Céspedes.

Scrittura come terapia

Giulia Marchetti di Tuscia Art Lab racconta di una ragazza che, dopo aver perso la madre, ha trovato la forza di aprirsi grazie all’esperienza condivisa durante un ritiro a San Martino al Cimino, un borgo del ‘600 nel viterbese. Scrivere in contesti simili può avere un effetto terapeutico. Valentina Bassi, psicoterapeuta e fondatrice dell’Accademia Tre Evoluzione, organizza seminari intensivi di counseling narrativo in una riserva sul mare di Cecina, tra le colline dell’Oltrepò Pavese e a Roma. «I nostri seminari integrano il modello archetipico del Cammino dell’Eroe con la scrittura autobiografica», afferma Bassi. Attraverso esercizi narrativi, i partecipanti esplorano la loro narrazione personale per accedere a livelli più profondi della loro esperienza.

Scrivere nel silenzio e disintossicarsi dal digitale

Abbandonare tutto e scoprire nuovi luoghi e atmosfere, magari con un writer coach, è l’obiettivo di molti partecipanti ai ritiri letterari. Romana Vona, coach di scrittura per BCS Media, lavora per eliminare le interferenze mentali che ostacolano il potenziale creativo. «Le interferenze sono dubbi e limiti autoimposti», spiega. Spesso segue persone con blocchi emotivi o che desiderano riprendere un progetto abbandonato.

All’Eremito, un eremo laico situato in una riserva umbra, non c’è connessione telefonica, si cena in silenzio e si dorme in celle simili a quelle dei frati. I partecipanti, in gran parte viaggiatori solitari, si riuniscono per ascoltare lezioni di filosofia e lavorare sui loro progetti di scrittura. Igor Sibaldi, filologo e scrittore, guida i corsi e incoraggia i partecipanti a trasformare i loro problemi in progetti creativi, utilizzando taccuini per annotare le loro riflessioni.

La scrittura come strumento di autoesplorazione

Scrivere è un mezzo per conoscersi e cambiare il proprio destino. Chiara Gamberale, che organizza weekend di scrittura presso CreaVità a Roma, inizia ogni incontro chiedendo ai partecipanti di condividere il loro libro preferito e la loro più grande paura. «Accanto alla scrittura, ci si apre a forme artistiche diverse», racconta Gamberale. I partecipanti disegnano, fanno teatro e danzano, esplorando la loro creatività in modi diversi. «I miei weekend sono un’opportunità per tornare al silenzio interiore», conclude.

Coltivare la spiritualità attraverso la scrittura

La lettura e la scrittura possono fungere da strumenti per immaginare nuovi inizi. Sarah Barberis, scrittrice che organizza ritiri a Stromboli, sottolinea l’importanza di dedicare tempo alla scrittura. «La parola scritta è collegata alla spiritualità e offre conforto», spiega. Barberis consiglia letture come La via dell’artista di Julia Cameron per stimolare la creatività. I partecipanti ai ritiri imparano a coltivare relazioni significative e a mantenere i legami creati durante l’esperienza.

Per scrivere, è fondamentale darsi appuntamenti, che siano in una villa ottocentesca a Cernigliano o a Stromboli, dove si esplora la scrittura erotica. «Stromboli ha un magnetismo unico, e i partecipanti vivono insieme per sette giorni, scrivendo di erotismo e ascoltando i bisogni del proprio corpo», racconta Barberis. Il ritiro è un momento di celebrazione, dove ogni partecipante si veste elegantemente per la lettura finale dei propri racconti.

8 book retreat per un weekend di scrittura

Eremito:
Villa Ca Diedo:
BCS Media:
San Martino al Cimino:
CreaVità:
Stromboli e Cernigliano:
Counseling narrativo:
Terranova al Castello:

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