Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele eserciterà un diritto di veto sui membri della forza di sicurezza a Gaza. Questa affermazione è stata rilasciata in un contesto di crescente tensione nella regione, dove le dinamiche di sicurezza e governance sono al centro del dibattito.
Khalil al-Hayya, leader di Hamas, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Al Jazeera, affrontando vari temi, tra cui la posizione del gruppo riguardo alla futura governance di Gaza e la possibilità di disarmo. Al-Hayya ha sottolineato che le armi di Hamas sono direttamente collegate all’occupazione israeliana e all’aggressione, affermando che, qualora l’occupazione dovesse cessare, le armi verrebbero trasferite allo Stato. La questione del futuro delle armi è attualmente oggetto di discussione tra le diverse fazioni armate e i mediatori coinvolti nel conflitto. La versione integrale dell’intervista sarà trasmessa nella serata di oggi.
La posizione di Hamas sulla governance di Gaza
Khalil al-Hayya ha dichiarato che Hamas non ha obiezioni a trasferire le responsabilità amministrative di Gaza a un ente nazionale palestinese. Inoltre, il leader ha espresso il desiderio di organizzare elezioni in tutta la Palestina. Al-Hayya ha anche accettato la presenza delle forze delle Nazioni Unite come osservatori per il monitoraggio del cessate il fuoco e per il controllo delle frontiere a Gaza. Oggi, riguardo alla questione dei corpi degli ostaggi israeliani ancora non restituiti, ha annunciato che si entrerà in nuove aree per cercare i resti. Infine, ha manifestato insoddisfazione per la quantità di aiuti umanitari che giungono nella Striscia di Gaza, chiedendo un intervento da parte dei mediatori. Secondo al-Hayya, Gaza ha bisogno di un flusso di 6.000 camion al giorno, ben oltre i 600 attuali, sostenendo che Israele stia ritardando l’ingresso degli aiuti.
Pressioni su Hamas e aiuti umanitari
Dopo giorni di stallo nella consegna dei corpi degli ostaggi, Israele sta considerando di interrompere le consegne di aiuti a Gaza nel fine settimana, come strategia per esercitare pressione su Hamas affinché adempia agli accordi di cessate il fuoco. Questa notizia è stata riportata da Channel 12. Tuttavia, l’amministrazione Trump avrebbe bloccato questa iniziativa, temendo che potesse compromettere la fragile tregua. Funzionari statunitensi, citando il presidente Donald Trump, hanno affermato che mettere in pericolo gli aiuti umanitari rappresenta una “linea rossa”. Ieri, Trump ha intimato a Hamas di restituire i corpi degli ostaggi entro 48 ore, in conformità con i termini dell’accordo.
Operazioni militari israeliane e distruzione dei tunnel
L’esercito israeliano ha ricevuto l’ordine di iniziare la distruzione dei tunnel situati sul lato israeliano della ‘Linea Gialla’ di Gaza, un’area della Striscia che rimane sotto il controllo di Israele. Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha comunicato questa decisione tramite un post su X, sottolineando che la distruzione dei tunnel rappresenta la “missione centrale” dell’esercito. Katz ha dichiarato che il 60% delle strutture sotterranee è ancora intatto e ha dato istruzioni all’IDF di focalizzarsi su questa operazione nell’area gialla sotto il controllo israeliano.
