Oggi, 15 ottobre 2025, si sono aperte le urne in Argentina per le elezioni politiche di medio termine. In questa tornata elettorale, gli argentini sono chiamati a rinnovare la metà dei seggi della Camera dei Deputati, pari a 127 seggi, e un terzo dei seggi del Senato, corrispondenti a 24 seggi.
Il contesto elettorale
Circa trentasei milioni di cittadini argentini si recano alle urne in un clima di forte incertezza economica e volatilità dei mercati. Gli elettori si trovano di fronte a un’importante decisione: sostenere il programma economico ultraliberale del governo di Javier Milei, che prevede ulteriori riforme nella seconda metà del mandato, oppure opporsi a un esecutivo che ha affrontato diversi scandali negli ultimi mesi, cercando di rafforzare l’opposizione.
Le ultime rilevazioni indicano un esito elettorale incerto. Il partito di Milei, La Libertà Avanza (Lla), è attualmente in testa con una media di consensi attorno al 36%, mentre la coalizione peronista Fuerza Patria (Fp) si attesta attorno al 34%. Questa situazione di equilibrio rende la competizione particolarmente accesa e imprevedibile.
Il sistema di scrutinio e le aspettative
I risultati delle votazioni verranno annunciati separatamente per ciascuna delle 24 province del Paese, senza un conteggio complessivo a livello nazionale. Gli analisti politici prevedono che, una volta chiuse le urne, si scatenerà una battaglia tra i vari contendenti per interpretare i risultati a proprio favore.
Attualmente, La Libertà Avanza conta su un numero limitato di deputati e senatori, ma gli esperti ritengono che potrà mostrare un incremento dei seggi. L’obiettivo minimo del governo è di ottenere almeno il 30% dei seggi in una delle due Camere, in modo da proteggere le decisioni del presidente dai tentativi di opposizione.
Le ripercussioni sui mercati e il sostegno internazionale
I mercati finanziari stanno seguendo con attenzione l’andamento degli scrutini, poiché si prevede una possibile svalutazione del peso argentino. Anche il governo degli Stati Uniti, guidato da Donald Trump, ha manifestato un inedito sostegno per l’alleato Milei, proponendo un piano di aiuti economici da 40 miliardi di dollari in vista delle elezioni. Questo supporto internazionale potrebbe avere un impatto significativo sul risultato finale e sulla stabilità economica del Paese.
