Il pomeriggio del 15 gennaio 2025, l’Auditorium Parco della Musica di Roma ha ospitato un evento di grande rilevanza: l’Incontro internazionale delle religioni e culture intitolato “Osare la pace”. L’iniziativa, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, ha visto la partecipazione di figure di spicco come il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la regina del Belgio Mathilde. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha aperto la manifestazione con un discorso che ha sottolineato l’importanza della pace e della solidarietà in un contesto globale segnato da conflitti e divisioni.
Il messaggio di pace di Roberto Gualtieri
Nel suo intervento, Gualtieri ha affermato che “la pace è la più alta vocazione di Roma“, evidenziando la posizione della capitale italiana come centro della Chiesa cattolica e luogo di incontro tra diverse culture e fedi. Il sindaco ha ribadito l’impegno della città nel promuovere l’amicizia e la comprensione tra i popoli, sottolineando che non è accettabile considerare la guerra come uno strumento per risolvere controversie internazionali. La sua dichiarazione ha messo in luce la necessità di opporsi a qualsiasi forma di integralismo e odio, che mina la dignità umana.
Gualtieri ha anche fatto riferimento alle attuali tensioni geopolitiche, sottolineando come le guerre e le logiche imperiali stiano erodendo il diritto internazionale e il multilateralismo. Ha richiamato l’attenzione sulle immagini di distruzione e morte che giungono da diverse parti del mondo, esortando a non perdere la speranza di pace e a continuare a percorrere strade di dialogo e cooperazione. La sua visione di una Roma capitale della pace è stata un invito a tutti i presenti a unirsi in questo sforzo.
Il ruolo della Comunità di Sant’Egidio
L’incontro “Osare la pace” ha rappresentato una piattaforma fondamentale per il dialogo tra leader religiosi, intellettuali, politici e rappresentanti della società civile. La Comunità di Sant’Egidio, promotrice dell’evento, ha storicamente lavorato per la pace e la riconciliazione, creando occasioni di incontro tra diverse culture e religioni. Durante la manifestazione, è stata ribadita l’importanza di un impegno collettivo per la costruzione di un futuro di pace.
Il sindaco ha sottolineato come la presenza di così tanti leader e rappresentanti di diverse fedi e culture costituisca una testimonianza concreta della possibilità di dialogo e cooperazione. Gualtieri ha esortato tutti a considerare la pace non solo come un obiettivo, ma come un impegno quotidiano che richiede la responsabilità di istituzioni, comunità e cittadini. La visione di una Roma come capitale della pace e della fraternità è stata presentata come un messaggio forte e chiaro, un invito a lavorare insieme per un mondo migliore.
L’incontro ha dimostrato che, nonostante le sfide attuali, esiste una volontà collettiva di promuovere la pace e di costruire ponti tra le diverse culture e fedi, rafforzando così il tessuto sociale e culturale della città e del mondo intero.
