La polvere nera del carbone ha lasciato il posto a un vibrante panorama di creatività e arte contemporanea. Nella regione dell’Auvergne-Rhône-Alpes, la città di Saint-Étienne ha saputo reinventarsi, trasformando la rigidità della sua storia industriale in un modello di rigenerazione urbana che offre una nuova prospettiva. Questa evoluzione ha portato la città a diventare un centro di riferimento per il design e la cultura.
La trasformazione di Saint-Étienne
Saint-Étienne, un tempo nota per la sua intensa attività industriale, ha visto l’estrazione del carbone iniziare già nel XIII secolo e la produzione di armi dal XVII secolo, con l’istituzione della Manufacture d’armes de Saint-Étienne (MAS) nel 1764. Durante il XIX e la prima metà del XX secolo, la città ha anche prosperato grazie alla produzione di biciclette e passamaneria, contribuendo significativamente alla sua economia. Tuttavia, la chiusura dell’ultima miniera nel 1973 e il termine dell’attività armiera della MAS nel 2000 hanno segnato un cambiamento epocale.
Utilizzando il proprio passato come trampolino di lancio, Saint-Étienne ha intrapreso un percorso di rinnovamento socioculturale. Nel 2010, la città è stata riconosciuta come “Città Creativa del Design” dalla rete Unesco Creative Cities Network. Il cuore di questa trasformazione è rappresentato dalla Cité du Design, situata nell’ex sito industriale della MAS, che ospita eventi significativi come la Biennale Internazionale Design Saint-Étienne, la cui prossima edizione è prevista per la primavera del 2027. Inoltre, la Cité è sede della ESADSE, la scuola superiore di arte e design, contribuendo a formare una nuova generazione di creativi.
I visitatori possono esplorare la Cité tutto l’anno, immergendosi in un passato glorioso che si fonde con la contemporaneità attraverso edifici ottocenteschi ristrutturati e spazi riconvertiti. Un esempio emblematico è la Serre Médiathèque, progettata dall’architetto tedesco Finn Geipel, che ospita piante tropicali e spazi culturali. Fino al 27 febbraio 2026, la Cité presenta la mostra “Bibliothérapies”, che esplora la lettura come pratica di cura.
Un museo dedicato alla vita dei minatori
Un’importante attrazione turistica è il Musée de la Mine, situato nell’ex sito minerario di Puits Couriot, chiuso nel 1973. Questo museo offre un’esperienza immersiva nella vita dei minatori, con una sezione particolarmente impressionante: la sala spogliatoio, conosciuta come la “sala degli impiccati”. Qui, oltre mille ceste da lavoro, complete di elmetti e scarponi, sono appese al soffitto tramite un ingegnoso sistema di catene.
Un altro luogo di interesse è il Musée d’Art et d’Industrie, dove si può ripercorrere la storia della produzione cittadina di biciclette, passamaneria e armi. Tra le curiosità, spicca la più grande collezione di nastri tessili del mondo e la prima bicicletta francese, la Hirondelle, risalente al 1886. Questo museo è un omaggio alla tradizione industriale di Saint-Étienne. Da non perdere è anche il Musée d’Art Moderne et Contemporain, che ospita circa 20.000 opere, tra cui pezzi di Picasso e Warhol, in un edificio progettato dall’architetto Didier Guichard.
Commercio e storia a Saint-Étienne
Saint-Étienne si distingue per la sua sostanza piuttosto che per la sua bellezza da cartolina. Durante il suo periodo d’oro, la città era popolata da commercianti benestanti, il cui status sociale era evidente non attraverso stemmi araldici, ma dalla loro disponibilità economica. Questo è evidente in place de l’Hôtel de Ville, dove l’imponente Municipio, costruito nel 1822, compete in grandezza con il palazzo Colcombet, eretto nel 1840 dalla famiglia omonima per esibire il proprio potere economico.
Il centro di Saint-Étienne è sempre stato un punto di incontro per la comunità. Place Neuve, un tempo punto di passaggio per i pellegrini, è oggi un luogo ideale per un aperitivo, così come place Boivin, dominata dalla storica Demeure Chamoncel. Per gli appassionati di Street Art, il Mausa H07, situato a 13 chilometri da Saint-Étienne, è un must. Inaugurato il 24 maggio 2025 in un’ex acciaieria, il museo espone opere di artisti internazionali su pareti e roulotte.
Le Corbusier e l’architettura a Firminy
A pochi chilometri da Saint-Étienne, a Firminy, si trova un importante complesso architettonico progettato da Le Corbusier, in occasione del 60° anniversario della sua scomparsa. Negli anni Cinquanta, l’architetto fu incaricato di progettare il nuovo quartiere Firminy-Vert, creando edifici significativi come la Maison de la Culture e l’Unité d’Habitation. Quest’ultimo, un palazzo innovativo con 414 appartamenti, rappresenta un esempio unico di architettura moderna in Europa.
Scoperte nei dintorni di Lione
Da Saint-Étienne, il viaggiatore può scoprire anche Malleval, un affascinante villaggio medievale, e il tranquillo borgo di Sainte-Croix-en-Jarez, che circonda una Certosa del 1280. A soli 60 chilometri, Lione offre attrazioni che meritano una visita.
Situata tra i fiumi Rodano e Saona, Lione combina il fascino di una capitale con l’intimità di un quartiere. Le piazze, come place des Terreaux e place Bellecour, offrono scenari vivaci, mentre il Musée des Confluences, un capolavoro architettonico in acciaio e vetro, presenta esposizioni immersive su scienze naturali e antropologia.
Il macLYON, Museo d’Arte Contemporanea progettato da Renzo Piano, è un altro punto di riferimento culturale, mentre il Parc de la Tête d’Or, un vasto parco ottocentesco, offre un rifugio naturale nel cuore della città.
Lione è anche famosa per la sua gastronomia, con numerosi ristoranti che celebrano la cucina locale, rendendola una meta imperdibile per gli amanti del buon cibo.
Dove soggiornare
Bayard Bellecour
Situato in 23 place Bellecour, Lione, questo hotel dall’atmosfera retrò è ospitato in un palazzo del 1571 e offre camere arredate con mobili antichi. La colazione è un vero punto di forza, con pasticceria preparata al momento. Prezzi a partire da 170 € per una doppia in b&b.
Dove mangiare
Le Bistrot de la Galerie
Situato al 10 rue des Aciéries, Saint-Étienne, questo ristorante informale offre piatti tipici del territorio e una cantina con 300 etichette. Aperto solo a pranzo, si trova all’interno del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Mamc+.
Grive Épicier Bistrotier
Questo ristorante, situato al 1 rue du Viel Renversé a Lione, offre una vista sul fiume Saona e propone piatti della cucina lionese con influenze asiatiche e sudamericane.
Cosa acquistare
Chocolat Weiss
Situato all’8 rue Général Foy, Saint-Étienne, questa storica cioccolateria, fondata nel 1882, offre una vasta gamma di cioccolatini artigianali. È possibile visitare la fabbrica “Laboratori Weiss” per un’esperienza completa.
