Il 24 ottobre 2025, il Teatro Costanzi di Roma ha ospitato una celebrazione straordinaria al termine della ‘prima’ di Marco Spada. In questa occasione, Simone Agrò è stato insignito del titolo di Primo Ballerino del Teatro dell’Opera di Roma, un riconoscimento che segna un traguardo significativo nella sua carriera.
Ovationi e riconoscimenti
Durante l’ovazione del pubblico per la coreografia dedicata al brigante romano, presentata in una rielaborazione dell’allestimento storico del 1981, il sovrintendente Francesco Giambrone e la direttrice del Corpo di Ballo Eleonora Abbagnato sono saliti sul palcoscenico. Tra una pioggia di coriandoli, Giambrone ha espresso il suo orgoglio per il Corpo di Ballo, definendolo una delle eccellenze del Teatro. “Sono felice di vedere crescere il talento e la passione di Simone,” ha dichiarato, sottolineando l’importanza del riconoscimento in un contesto di grande successo per la recita.
Versatilità e talento
Eleonora Abbagnato ha aggiunto che Agrò è un danzatore di straordinaria versatilità, capace di esprimere emozioni intense sia nel repertorio classico che nelle forme più moderne della danza. “È un talento che si è sviluppato all’interno del nostro Teatro, un danzatore che unisce passione, tecnica ed eleganza,” ha affermato la direttrice, evidenziando la gioia di vedere giovani artisti fiorire in Italia.
Il percorso di Simone Agrò
Simone Agrò, originario di Agrigento e nato nel 1998, ha iniziato il suo percorso nella danza all’età di quattro anni presso la scuola Progetto danza delle sorelle Bartolomeo a Realmonte. La sua carriera ha preso una svolta decisiva quando, a dodici anni, ha vinto una borsa di studio per la Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma, dove ha conseguito il diploma con il massimo dei voti nel 2017. Subito dopo, è entrato a far parte del Corpo di Ballo diretto da Eleonora Abbagnato, avviando così un percorso artistico che oggi lo porta a ricevere un riconoscimento così prestigioso.
Un’importante affermazione
La serata al Teatro Costanzi non è stata solo un momento di celebrazione per Simone Agrò, ma ha rappresentato anche un’importante affermazione per il Teatro dell’Opera di Roma, che continua a formare e valorizzare talenti nel panorama della danza internazionale.