Israele si sta preparando a una possibile restituzione da parte di Hamas dei corpi di due ostaggi deceduti. L’informazione è stata riportata dal Times of Israel, ma al momento non è confermato se la consegna avverrà questa sera. Hamas non ha ancora comunicato alcuna intenzione di restituire i corpi degli ostaggi a Israele. Attualmente, i resti di 13 ostaggi deceduti sono ancora trattenuti a Gaza.
La posizione degli ostaggi deceduti
Un funzionario israeliano ha dichiarato che Hamas non è a conoscenza della posizione di cinque dei 13 ostaggi deceduti attualmente in possesso del gruppo. Questa notizia è stata rilanciata dal Times of Israel, che cita il quotidiano Ynet. Secondo il funzionario, il gruppo terroristico starebbe “giocando e prendendo tempo”, cercando di prolungare il cessate il fuoco senza procedere alla fase successiva che prevede il disarmo. Il cessate il fuoco richiede da parte di Hamas la restituzione di tutti gli ostaggi, ma è entrato in vigore all’inizio di dicembre con l’accordo che alcuni dei corpi dei 28 prigionieri deceduti sarebbero stati difficili da localizzare nel territorio devastato dalla guerra. Fino ad ora, di fronte alle pressioni israeliane, Hamas ha restituito 15 ostaggi deceduti. Ieri, alcuni funzionari della difesa israeliani hanno riferito al vicepresidente statunitense J.D. Vance che Hamas potrebbe restituire i corpi di almeno 10 dei 13 ostaggi deceduti, ma altre stime suggeriscono che il numero di corpi localizzabili potrebbe essere inferiore. Le operazioni per ritrovare i corpi degli ostaggi sono in corso nella Striscia di Gaza.
Violenza nella Cisgiordania
Nel frattempo, questa mattina, l’agenzia palestinese Wafa ha riportato che coloni israeliani hanno incendiato diversi veicoli palestinesi nella città di Deir Dibwan, situata a est di Ramallah, nella Cisgiordania. Fonti locali hanno riferito a Wafa che i coloni hanno attaccato l’area di Al-Tall della città , incendiando diversi veicoli parcheggiati di fronte alle abitazioni palestinesi. Non sono stati registrati feriti durante l’incidente. Questo episodio avviene in un contesto di crescente violenza da parte dei coloni in tutta la Cisgiordania occupata, specialmente durante la stagione della raccolta delle olive, con gruppi armati di coloni che intensificano gli attacchi contro agricoltori, proprietà e terreni agricoli palestinesi.
