Francesca Comencini racconta l’anima della comunità di Scampia

Egidio Luigi

Ottobre 24, 2025

La storia di Scampia, un quartiere di Napoli, si intreccia con le vite e le speranze dei suoi abitanti, un tema centrale nel nuovo documentario “La diaspora delle Vele“. La regista Francesca Comencini, già nota per il suo lavoro nella serie “Gomorra“, ha accettato con entusiasmo l’invito del produttore Riccardo Tozzi di realizzare questo progetto. Il documentario, realizzato in collaborazione con Cattleya, Sky Studios, il Comune di Napoli e il Comitato Vele di Scampia, è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma e sarà disponibile su Sky Documentaries nel 2026.

La cineasta ha sottolineato l’importanza del legame che ha creato con la comunità di Scampia, affermando di considerare un onore avere la fiducia degli abitanti. “Poter essere il loro tramite è stato molto importante”, ha dichiarato Comencini, evidenziando il racconto di dignità e umanità che emerge dal documentario. La trasformazione del quartiere, spesso associato a criminalità e degrado, ha subito un’accelerazione dopo il tragico cedimento di un ballatoio nella Vela Celeste il 22 luglio 2024, che ha causato la morte di tre persone e dodici feriti. Questo evento ha spinto il Comune di Napoli a velocizzare il piano di rigenerazione delle Vele, con quasi 2000 residenti evacuati per essere ricollocati in alloggi temporanei.

Un racconto di comunità e resilienza

Il documentario di Comencini si propone di mettere in luce storie di vita quotidiana che riflettono valori universali. “Senza una comunità non si può vivere”, ha aggiunto la regista, sottolineando l’importanza di contrastare l’isolamento delle persone. A Scampia, ha affermato, esiste una comunità straordinaria che merita di essere ascoltata. Omero Benfenati, presidente del Comitato Vele, ha spiegato come il film rappresenti un’opportunità per raccontare il “bene, l’amore e la solidarietà” di un popolo che ha affrontato sfide enormi nel corso degli anni. “Là è passato di tutto e di più, governatori, istituzioni, sindaci, Papi”, ha affermato, evidenziando come le storie di speranza e resilienza siano state spesso trascurate.

Il documentario si propone di mostrare la “svolta” di Scampia, un luogo che, nonostante le sue difficoltà, ha mantenuto viva la fiamma della dignità. Comencini ha messo in evidenza il desiderio di riscatto degli abitanti, il loro sogno di avere una casa dignitosa. Laura Lieto, Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica del Comune di Napoli, ha confermato l’impegno dell’amministrazione nel trasformare Scampia in un esempio di riqualificazione urbana, investendo risorse del PNRR per garantire che le nuove abitazioni siano non solo dignitose, ma anche efficienti dal punto di vista energetico e in linea con gli standard europei.

Prospettive di sviluppo per Scampia

Il futuro di Scampia appare promettente, grazie agli sforzi congiunti delle istituzioni e della comunità. La Vicesindaco Lieto ha sottolineato l’importanza di progettare case che rispettino l’ambiente e che siano esteticamente gradevoli. Le iniziative di rigenerazione urbana non si limitano a Scampia, ma si estendono anche ad altre aree come San Giovanni, Teduccio e Ponticelli, dimostrando un approccio integrato alla riqualificazione dei quartieri più difficili di Napoli.

La realizzazione di “La diaspora delle Vele” rappresenta un passo significativo nel riconoscere e valorizzare la storia e le esperienze degli abitanti di Scampia. Attraverso questo documentario, Francesca Comencini non solo racconta le sfide affrontate dalla comunità, ma celebra anche la loro forza e determinazione nel costruire un futuro migliore. Il messaggio centrale è chiaro: la comunità è la chiave per il cambiamento e la rinascita di Scampia, un quartiere che sta finalmente trovando la sua voce.

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