World Pasta Day: celebrazione della pasta al pomodoro, simbolo d’amore culinario

Marianna Perrone

Ottobre 23, 2025

La frase di Federico Fellini, “La vita è una combinazione di pasta e magia”, racchiude in modo poetico il profondo legame tra la pasta, simbolo di casa e quotidianità, e la creatività che si esprime in cucina. In questo contesto, non c’è nulla che rappresenti meglio la tradizione gastronomica italiana di un piatto di pasta al pomodoro. Sebbene gli ingredienti di base abbiano origini diverse, la pasta rimane il primo amore di ogni italiano, un insegnamento culinario fondamentale e un richiamo nostalgico per chi si trova lontano da casa. La storia della pasta affonda le radici circa 9.000 anni fa, con testimonianze da parte di greci, etruschi e romani; la sua diffusione è stata influenzata dagli arabi durante la loro occupazione in Sicilia. È proprio da questa isola che, secondo le fonti storiche, si è diffuso il pomodoro, giunto dal Sud America.

Un piatto universale

La pasta, dunque, è un piatto che trascende i confini nazionali. La sua versatilità la rende un elemento fondamentale per ogni chef, permettendo di esprimere la propria identità e creatività. In occasione del World Pasta Day 2025, il 25 ottobre, la tradizione si rinnova, arricchendosi di tecniche e idee innovative grazie all’opera di rinomati chef. Tra questi, Alfonso Crisci, chef del ristorante Oltremare a Maiori, presenta il suo “spaghetto al pomodoro”, un’interpretazione audace di un classico della cucina mediterranea. Pasquale Minciguerra, chef di Seguire le Botti, propone lo spaghetto all’acqua di pomodoro, pomodori e basilico, mentre Massimo Piccolo, chef del Flora Restaurant, delizia con le sue creazioni. Queste tre varianti non solo esprimono il cuore della tradizione mediterranea, ma evidenziano l’importanza di bilanciare acidità e dolcezza, nonché dei tempi di cottura. In cucina, la semplicità non sempre si traduce in facilità.

Spaghettoni ai tre pomodori

Uno dei piatti cult presentati è rappresentato dagli spaghettoni del Pastificio Felicetti ai tre pomodori, realizzati dallo chef Massimo Piccolo del Flora Restaurant, situato all’interno del Rome Marriott Grand Hotel Flora. Questo piatto classico si distingue per la ricerca e l’uso di ingredienti di alta qualità. I pomodori utilizzati per la salsa spaziano dal piennolo al datterino fino al pachino, ognuno con una storia unica e un sapore distintivo. La pasta è selezionata da uno dei pastifici più rinomati d’Italia, con cui Massimo Piccolo ha collaborato in eventi gastronomici di prestigio come Identità Golose e FoodExp. I tre pomodori protagonisti vengono inseriti in momenti distinti della preparazione, per garantire un’armonia perfetta tra i sapori, evitando che uno prevalga sull’altro. In questo modo, dolcezza e acidità si completano, elevando uno dei piatti più rappresentativi della cucina italiana: la pasta al pomodoro. La questione del Parmigiano è lasciata alla scelta del cliente, ma lo chef, purista del prodotto, consiglia di gustarlo senza ulteriori distrazioni almeno alla prima assaggio.

La ricetta degli spaghettoni ai tre pomodori

Per realizzare questo piatto, sono necessari i seguenti ingredienti:

  • 180 g di spaghettoni Felicetti
  • 10 g di aglio
  • 120 g di pomodorini del Piennolo
  • 120 g di pomodorini gialli della valle Telesina
  • 120 g di pomodorini pachino
  • 8 foglie di basilico
  • Sale fino q.b.
  • 90 ml di olio extravergine di oliva

Il procedimento inizia tuffando i pomodori pachino in acqua bollente per otto minuti, quindi si tagliano a metà e si pelano. In una padella ampia, si scalda l’olio con l’aglio. Quando l’aglio diventa dorato, si rimuove e si aggiungono due foglie di basilico. Si uniscono i pomodori del Piennolo, dopo un minuto i pomodori gialli e, infine, i pomodori pachino. La cottura prosegue per circa otto minuti, aggiungendo il restante basilico e il sale. Gli spaghettoni, scolati al dente, vengono ultimati nella salsa per due minuti, amalgamando bene il tutto. Si aggiunge un filo d’olio e si serve immediatamente.

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