Sinner rinuncia alla Coppa Davis: Scanagatta spiega la sua posizione su Jannik

Egidio Luigi

Ottobre 23, 2025

Jannik Sinner ha deciso di non partecipare alla Coppa Davis, generando un acceso dibattito tra gli appassionati di tennis. Il 15 gennaio 2025, il noto giornalista Ubaldo Scanagatta, direttore di Ubitennis, ha condiviso le sue riflessioni con Tgcom24, sottolineando l’importanza di rispettare la scelta del giovane tennista altoatesino.

La storia della Coppa Davis

Scanagatta ha ricordato come la Coppa Davis fosse considerata un evento prestigioso, paragonabile a Wimbledon, fino agli anni Novanta. “Negli anni passati, la competizione attirava i migliori giocatori del mondo, ma nel corso del tempo ha perso di importanza”, ha spiegato. Secondo il giornalista, il cambiamento è avvenuto in coincidenza con l’aumento delle esigenze professionali e delle pressioni legate al circuito ATP.

La Coppa Davis, un torneo che richiede un notevole impegno, si svolgeva in un arco di tempo che poteva arrivare fino a sei o sette settimane. Questo ha portato molti atleti a riconsiderare la loro partecipazione, privilegiando tornei individuali, che offrono maggiore visibilità e opportunità di guadagno. “Oggi, vincere uno Slam è considerato più prestigioso rispetto alla Coppa Davis“, ha aggiunto Scanagatta, evidenziando un cambiamento di valori nel mondo del tennis.

Le conseguenze della scelta di Sinner

La decisione di Sinner di non partecipare alla Coppa Davis ha sollevato interrogativi sul futuro della competizione. Molti esperti e appassionati si chiedono se la Coppa possa recuperare il suo prestigio o se sia destinata a rimanere un evento secondario. La scelta del tennista potrebbe anche influenzare altri atleti, portandoli a valutare la loro partecipazione in base a considerazioni simili.

Scanagatta ha concluso il suo intervento affermando che è fondamentale rispettare le decisioni dei giocatori, in quanto devono affrontare scelte difficili per gestire al meglio le loro carriere. La Coppa Davis, pur mantenendo la sua storicità, deve adattarsi ai tempi moderni e alle esigenze dei tennisti, che ora devono bilanciare impegni, salute e obiettivi professionali.

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