Un evento senza precedenti si è svolto il 23 ottobre 2025, quando un Pontefice cattolico e il capo della Chiesa anglicana si sono riuniti per pregare insieme nella storica Cappella Sistina, situata in Vaticano, a Roma. Questo incontro segna un momento significativo nella storia delle relazioni tra le due confessioni, dopo oltre cinquecento anni di divisione a causa dello Scisma del 1532. La preghiera, che ha visto la partecipazione di Papa Leone XIV e Re Carlo III, ha avuto come obiettivo quello di invocare un’azione comune per la cura del Creato, un gesto ecumenico che mira a rafforzare i legami tra Cattolici e Anglicani.
Il significato dell’incontro
La visita di Re Carlo III e della regina Camilla a Roma ha rappresentato un momento culminante della loro permanenza nella capitale italiana. Durante questa occasione, il sovrano britannico ha ricevuto il titolo di “Royal Confrater”, mentre Papa Leone XIV ha accettato il riconoscimento di “Papal Confrater” della Cappella di San Giorgio, situata nel Castello di Windsor. Questo scambio di titoli non è solo simbolico, ma segna un passo importante verso una maggiore cooperazione tra le due fedi, che hanno vissuto una lunga storia di separazione e conflitto.
Il Scisma del 1532 ha avuto radici sia teologiche che politiche. La rottura tra la Chiesa d’Inghilterra e il Vaticano è stata in gran parte alimentata dal desiderio di Re Enrico VIII di annullare il suo matrimonio con Caterina d’Aragona. La sua richiesta di annullamento fu negata da Papa Clemente VII, portando il re a promulgare l’Atto di Supremazia nel 1534, in cui si dichiarava “Capo Supremo della Chiesa d’Inghilterra”. Questo atto ha segnato l’inizio di un lungo periodo di divisione tra le due Chiese, che ora sembra avviarsi verso una nuova era di dialogo e riconciliazione.
La fede di Re Carlo III
Il riavvicinamento tra la Chiesa Cattolica e quella Anglicana è fortemente influenzato dalla personalità di Re Carlo III. Il monarca britannico è noto per la sua profonda religiosità e il suo impegno verso i principi della dottrina anglicana, ma si distingue anche per la sua apertura al dialogo interreligioso. Carlo III ha espresso il desiderio di essere un “Difensore di tutte le fedi“, un ruolo che riflette la crescente diversità culturale e religiosa del Regno Unito.
In qualità di capo della Chiesa anglicana, Re Carlo ha la responsabilità di nominare vescovi e arcivescovi, un compito che lo tiene in stretto contatto con il mondo religioso. La sua collaborazione con Papa Leone XIV si estende anche alle questioni ambientali, dove entrambi condividono l’impegno per la salvaguardia del pianeta. La preghiera comune sotto l’affresco del Giudizio Universale segna un momento storico, evidenziando la volontà di entrambe le Chiese di superare le differenze e di lavorare insieme per un futuro migliore.
Questo incontro non solo rappresenta un passo verso la riconciliazione tra le due confessioni, ma è anche un richiamo alla necessità di un’azione collettiva di fronte alle sfide globali attuali.
