Misty Copeland: l’addio della celebre ballerina afroamericana alla danza

Egidio Luigi

Ottobre 23, 2025

Misty Copeland ha concluso la sua carriera di ballerina con una performance emozionante al David Koch Theater di Lincoln Center, New York, il 12 marzo 2025. La prima étoile afro-americana dell’American Ballet Theater ha danzato il pas de deux di **Giulietta** e **Romeo**, un momento che segna non solo la fine di un’era, ma anche l’inizio di un nuovo capitolo per la ballerina, che ha espresso il desiderio di diventare una voce per la comunità. “C’è ancora tanto da fare. Voglio essere non più solo un corpo ma anche una voce”, ha dichiarato Copeland prima di salire sul palco.

Nata 43 anni fa in una situazione di grande difficoltà economica nel **Sud** della **California**, Misty ha superato numerosi ostacoli per affermarsi nel mondo del **balletto**, storicamente dominato da artisti bianchi. La sua carriera ha preso il volo nel 2015, quando è diventata prima ballerina, un traguardo che ha aperto la strada a una maggiore inclusione nel settore. Il suo addio alle scene è avvenuto in un contesto in cui le politiche anti-diversità sono al centro del dibattito pubblico, rendendo il messaggio di Copeland ancora più significativo.

Un percorso di sfide e successi

Misty Copeland ha vissuto una carriera straordinaria, iniziata solo all’età di 13 anni. Prima di diventare un’icona della danza, ha affrontato una serie di difficoltà, tra cui la **povertà** e l’assenza di **stabilità** familiare. La ballerina ha trovato nel balletto una via di fuga e un’opportunità per costruire un futuro migliore. La sua storia è una testimonianza di **resilienza** e **determinazione**, che ha ispirato molti giovani, specialmente quelli di colore, a perseguire i propri sogni nel campo delle **arti**.

Nel 1962, **Arthur Mitchell** ha aperto la strada diventando il primo ballerino afro-americano del **New York City Ballet**, mentre nel 1990 **Lauren Anderson** ha fatto lo stesso a **Houston**. Questi pionieri hanno tracciato un sentiero che Misty ha continuato a seguire, diventando un simbolo di **speranza** e **cambiamento**. La ballerina ha sottolineato l’importanza della **diversità** nel balletto, affermando: “La mia carriera è la prova che quando c’è diversità, le persone si uniscono, vogliono capirsi e vogliono sentirsi parte di una stessa comunità”.

Un addio carico di significato

La performance del 12 marzo 2025 ha visto Misty Copeland esibirsi con **Calvin Royal III**, il primo ballerino di colore dell’American Ballet Theater in due decenni. Questo evento è stato particolarmente significativo, poiché Copeland ha dovuto affrontare una serie di **infortuni**, la **pandemia** di **Covid-19** e la nascita del suo primo figlio, **Jackson**, nel 2022. Nonostante queste sfide, Misty è rimasta una figura centrale nel panorama culturale, continuando a promuovere l’inclusione e la diversità nel balletto.

La ballerina ha sempre avuto chiaro che il suo ruolo andava oltre le performance sul palco. Con la sua presenza e il suo **carisma**, ha aperto le porte a una nuova generazione di ballerini, contribuendo a rendere la **Metropolitan Opera House** un luogo accogliente per famiglie e ragazze di colore. La sua influenza si estende ben oltre il balletto, rendendola una vera e propria ambasciatrice della diversità.

Misty Copeland ha lasciato un’eredità indelebile nel mondo della danza e continuerà a ispirare le generazioni future, dimostrando che con determinazione e passione è possibile superare ogni ostacolo.

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