Il presidente del Brasile, Luiz InĆ”cio Lula da Silva, ha recentemente rilanciato la proposta di incentivare il commercio internazionale attraverso l’uso delle valute locali, evitando il dollaro statunitense. Questo appello ĆØ stato fatto il 26 agosto 2025, durante un incontro con il presidente indonesiano Prabowo Subianto, tenutosi al Palazzo Merdeka in Indonesia. L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di lotta contro il crescente protezionismo a livello globale.
La posizione di lula sul commercio libero
Lula ha dichiarato: “Desideriamo un commercio libero e, ancora di più, vogliamo discutere la possibilitĆ di effettuare transazioni tra Brasile e Indonesia utilizzando le nostre valute“. Il presidente ha evidenziato l’importanza di adottare nuove strategie per ridurre la dipendenza economica da singoli Paesi, affermando: “Il XXI secolo richiede coraggio. Siamo a favore del multilateralismo, non dell’unilateralismo. Vogliamo una democrazia commerciale“.
Le relazioni con gli stati uniti e le preoccupazioni
La questione del commercio in valute locali diventa cruciale anche nelle relazioni con gli Stati Uniti, in vista di un incontro programmato con Donald Trump, previsto per il 27 agosto 2025, durante il vertice dei Paesi dell’Asean in Malesia. Durante questo incontro, i due leader discuteranno della possibilitĆ di sospendere i dazi del 50% sulle esportazioni brasiliane. Tuttavia, Washington ha giĆ manifestato preoccupazioni riguardo a iniziative di scambio in valute locali, e Trump ha avvertito di possibili ritorsioni nei confronti dei Paesi appartenenti ai Brics e di coloro che sosterranno tali proposte.
Il dibattito sul commercio internazionale
L’argomento del commercio internazionale e delle valute locali si inserisce in un dibattito sempre più acceso, che coinvolge non solo il Brasile e l’Indonesia, ma anche le dinamiche globali con le potenze economiche come gli Stati Uniti. La posizione di Lula rappresenta una chiara sfida all’egemonia del dollaro, cercando di promuovere un sistema commerciale più equo e diversificato.
