Il premier belga Bart De Wever ha presentato tre richieste fondamentali riguardo agli asset russi immobilizzati, durante il summit dell’Unione Europea che si è tenuto a Bruxelles il 15 gennaio 2025. De Wever ha sottolineato l’importanza di una mutualizzazione del rischio, evidenziando che ogni Stato membro deve contribuire nel caso in cui i fondi debbano essere restituiti. Ha affermato che non è accettabile che le conseguenze ricadano esclusivamente sul Belgio.
Richieste del premier belga
In particolare, il premier ha dichiarato: “Vogliamo garanzie che se i soldi devono essere restituiti, ogni Stato membro contribuisca”. La terza richiesta riguarda la necessità di un’azione coordinata, affermando che “ogni Paese che ha immobilizzato i beni si muova con noi”. De Wever ha insistito sull’importanza di un’azione collettiva, affermando che “se ci muoviamo, dobbiamo farlo tutti insieme”. Ha avvertito che, se le sue richieste non saranno soddisfatte, farà tutto il possibile a livello europeo, nazionale, politico e legale per bloccare la decisione.
Asset congelati e sanzioni
Gli asset in questione, congelati dalla Banca Centrale russa, sono attualmente detenuti presso Euroclear, una centrale di deposito titoli con sede in Belgio. Queste misure sono state attuate in risposta alle sanzioni internazionali contro la Russia e mirano a garantire la sicurezza e la stabilità economica all’interno dell’Unione Europea.
Discussioni tra leader europei
L’incontro di Bruxelles ha visto la partecipazione di vari leader europei, i quali hanno discusso non solo delle misure economiche contro la Russia, ma anche delle implicazioni legali e politiche che queste decisioni comportano per i singoli Stati membri. L’argomento degli asset immobilizzati rappresenta un tema cruciale per il futuro delle relazioni tra l’Unione Europea e la Russia, e il premier belga ha chiarito che la cooperazione tra gli Stati membri è essenziale per affrontare questa sfida.
