Il Governo ha mostrato segnali di apertura nella prima proposta di Legge di Bilancio del 2025, in cui si prevedeva un aumento dell’imposizione fiscale per gli affitti brevi. Queste locazioni temporanee sono principalmente legate al settore turistico. Tuttavia, la Caritas di Roma ha espresso preoccupazione, sottolineando come gli interessi di parte abbiano prevalso, a discapito delle famiglie in difficoltà.
La necessità di un’alleanza contro la povertà abitativa
Il direttore della Caritas di Roma, Giustino Trincia, ha evidenziato l’urgenza di creare una grande alleanza per affrontare la povertà abitativa. Secondo Trincia, è fondamentale che tutti i soggetti coinvolti collaborino per il bene comune, trovando le risorse necessarie e approvando le riforme indispensabili per affrontare le cause strutturali di questa emergenza. Gli strumenti fiscali, in questo contesto, potrebbero costituire una leva importante per politiche di contrasto alla povertà. Non si tratta di penalizzare la proprietà privata, bensì di regolamentare un mercato che, attualmente, genera disuguaglianze e colpisce in modo particolare le famiglie svantaggiate.
Aumentare l’imposizione fiscale sugli affitti brevi sarebbe un passo significativo, e destinare i fondi aggiuntivi al sostegno delle famiglie in difficoltà rappresenterebbe un intervento altrettanto cruciale. La Caritas di Roma ha definito questa situazione come un’ennesima occasione persa e spera che i lavori parlamentari possano rimettere in discussione tale misura.
Il calo della popolazione e l’aumento degli sfratti
Secondo i dati forniti dalla Caritas di Roma, negli ultimi dieci anni, la popolazione residente nel I Municipio, che include il Centro Storico, è diminuita del 38%, corrispondente a oltre 20.000 persone. Nel frattempo, l’offerta di bed and breakfast e locazioni temporanee nella capitale ha raggiunto le 35.000 unità, considerando anche il mercato irregolare. Questa situazione ha un impatto negativo sul tessuto sociale della città.
Nel 2024, sono state emesse 5.286 ordinanze di sfratto, un numero significativo di esse dovuto a morosità incolpevole e un numero crescente per finita locazione, con l’intento di destinare gli immobili a forme di affitto breve. Questi dati evidenziano come la questione della povertà abitativa e la regolamentazione degli affitti brevi siano diventate tematiche centrali nel dibattito pubblico, richiedendo interventi urgenti e mirati per tutelare le famiglie più vulnerabili.
