Nella notte tra il 18 e il 19 gennaio 2025, le forze armate russe hanno effettuato un attacco massiccio contro l’Ucraina, lanciando un totale di 405 droni, per lo più di tipo Shahed, e 28 missili, di cui 15 balistici. Nonostante l’intervento delle difese aeree ucraine, che hanno intercettato gran parte degli attacchi, 12 missili e 55 droni sono riusciti a colpire obiettivi in 26 località diverse. Inoltre, frammenti di missili sono stati rinvenuti in altre 19 aree. Queste informazioni sono state riportate dall’aeronautica militare di Kiev, come confermato dall’agenzia di stampa Ukrinform.
L’attacco e i missili utilizzati
L’attacco ha coinvolto diverse tipologie di missili. Tra i 28 lanciati, 11 erano missili balistici di tipo Iskander-M/KN-23, 9 erano missili da crociera Iskander-K, 4 erano Kh-47M2 Kinzhal e 4 erano missili aerei guidati Kh-59/69. La portata e la varietà di questi armamenti evidenziano la complessità e l’intensità dell’operazione militare russa.
Aree colpite e preoccupazioni
Le aree maggiormente colpite includono la capitale Kiev e le regioni circostanti, tra cui Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia, Cherkasy, Chernihiv e Odessa. L’operazione ha suscitato preoccupazioni significative sia a livello nazionale che internazionale per la sicurezza e la stabilità della regione. Le autorità ucraine continuano a monitorare la situazione e a rafforzare le misure di difesa in risposta a queste aggressioni.
Situazione attuale e allerta
La situazione rimane tesa e in continua evoluzione, con le forze ucraine pronte a rispondere a ulteriori attacchi. Le notizie di attacchi aerei e bombardamenti si susseguono, mentre la popolazione civile vive in uno stato di allerta e paura per la propria sicurezza.
