Belgrado, sparatoria e esplosioni davanti al Parlamento: arrestato l’aggressore

Egidio Luigi

Ottobre 22, 2025

Un grave episodio di violenza ha colpito Belgrado, la capitale della Serbia, il 22 ottobre 2025. Un uomo ha aperto il fuoco contro un gruppo di studenti che si trovava in una tendopoli allestita di fronte al Parlamento. L’attacco ha provocato il ferimento grave di un manifestante e ha causato un incendio che ha interessato una delle tende. L’aggressore è stato prontamente arrestato dalle forze dell’ordine. Le autorità serbe, incluso il presidente Aleksandar Vucic, hanno descritto l’incidente come un “grave atto terroristico”. La zona, conosciuta come “Caciland”, era occupata da studenti sostenitori del Partito progressista serbo.

Un attacco violento nel centro di Belgrado

La mattina del 22 ottobre, un’esplosione ha scosso il Parco Pionirski, dove si trovava la tendopoli degli studenti. I testimoni hanno raccontato di una scena di caos e terrore, con il suono di colpi d’arma da fuoco che si mescolava al frastuono delle fiamme che avvolgevano una delle tende. Inizialmente, i soccorritori avevano ipotizzato che l’esplosione fosse stata causata da una bombola del gas, ma la situazione si è rivelata ben più complessa. Il ministro della Sanità, Zlatibor Loncar, ha confermato che l’aggressore ha sparato contro le persone presenti, ferendo un uomo all’inguine destro. Il ferito è stato trasportato d’urgenza in ospedale per un intervento chirurgico delicato. I vigili del fuoco sono intervenuti rapidamente per domare le fiamme che si erano propagate.

La polizia interviene e l’aggressore viene arrestato

Le forze di polizia di Belgrado hanno confermato l’arresto dell’uomo responsabile della sparatoria. Le prime ricostruzioni indicano che l’assalitore ha esploso più colpi prima di dare fuoco alla tenda, creando panico tra i presenti. Il ministro Loncar ha sottolineato che, per una coincidenza fortuita, l’attacco non ha causato ulteriori vittime. Gli inquirenti stanno indagando sul movente dell’aggressione, non escludendo possibili motivazioni politiche legate alla protesta studentesca in corso. Attualmente, il ferito si trova in condizioni critiche, e le autorità sanitarie hanno reso noto che il proiettile ha colpito una zona particolarmente delicata, rendendo necessario un intervento chirurgico complesso.

Le reazioni delle autorità serbe all’attacco

Le istituzioni serbe hanno reagito con prontezza e fermezza all’episodio di violenza. Il presidente Vucic, durante una cerimonia ufficiale, ha interrotto il suo discorso per condannare l’attacco, definendolo un “grave atto terroristico”. Il ministro Loncar ha aggiunto che l’aggressore ha colpito chi si oppone ai blocchi illegali e desidera una vita normale. Le dichiarazioni delle autorità suggeriscono che l’attacco sia stato un gesto deliberato contro una parte della popolazione coinvolta nella protesta, evidenziando le tensioni tra gruppi filogovernativi e movimenti studenteschi. Questo episodio potrebbe avere ripercussioni sul piano politico interno, con richieste di misure di sicurezza più severe e un maggiore controllo del dissenso pubblico.

Il contesto della protesta degli studenti di Caciland

La tendopoli, ribattezzata “Caciland”, era occupata dal gruppo “Studenti che vogliono imparare”, composto da giovani sostenitori del Partito progressista serbo (SNS), attualmente al governo. La loro presenza nel parco rappresentava una risposta diretta ai blocchi delle università attuati da gruppi di studenti contrari alla linea dell’esecutivo. “Caciland” era diventata un simbolo della contro-protesta studentesca, sostenuta da alcune istituzioni e criticata da oppositori. Fino all’attacco del 22 ottobre, la zona era monitorata dalla polizia e non si erano verificati episodi di particolare tensione. L’incidente ha messo in luce un conflitto latente che coinvolge il mondo accademico serbo e il suo rapporto con la politica nazionale.

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