La passione per il teatro ha rappresentato un elemento centrale nella vita di Andrea Camilleri, scrittore siciliano noto per il suo legame con la scena culturale italiana. Camilleri, seguendo le orme di Luigi Pirandello, interpretava il mondo come un palcoscenico dove si intrecciano voci, accenti e parole, creando un teatro infinito. Queste riflessioni sono state condivise da Giulio Ferroni, curatore della mostra intitolata “Scene, voci, accenti, scritture: il teatro infinito di Andrea Camilleri“, presentata il 23 ottobre 2025 presso la Sala Walter Mauro di Palazzo Firenze a Roma, sede della Società Dante Alighieri. La mostra sarà aperta fino al 9 novembre 2025.
Dettagli della manifestazione
La manifestazione si inserisce nel programma del Centenario Camilleri, promosso dal Fondo Andrea Camilleri, e si propone di esplorare la figura del noto scrittore, andando oltre il suo celebre personaggio, il Commissario Montalbano. Attraverso un percorso espositivo ricco di documenti originali, fotografie, lettere, copioni, edizioni rare e materiali audiovisivi, l’esposizione si articola in sei sezioni tematiche, che ripercorrono la vita e l’opera di uno dei più apprezzati autori del Novecento.
Audioguida e materiali esposti
Un elemento distintivo della mostra è l’audioguida realizzata con la voce di Marco Presta, allievo di Camilleri all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, che accompagna i visitatori alla scoperta dei materiali esposti. Questi documenti rivelano l’impegno culturale e artistico dell’autore, dalla sua formazione giovanile fino alla sua consacrazione internazionale, attraversando il suo intenso lavoro nel teatro, nella radio, nella televisione, nella narrativa e nell’arte visiva a partire dalla metà del Novecento.
Tributo alla scrittura di Camilleri
La mostra si distingue per il tributo alla scrittura di Camilleri, alla sua innovativa sperimentazione linguistica, capace di evocare scenografie narrative e di far risuonare le sonorità di una lingua parzialmente inventata. Dall’esposizione emerge anche la rete di relazioni e amicizie che Camilleri ha intessuto con i protagonisti della vita culturale italiana.
Omaggio finale
Il percorso espositivo si conclude con un omaggio agli anni della definitiva affermazione di Camilleri e alla rievocazione del monologo “Conversazione su Tiresia“, che l’autore pronunciò nel 2018 al Teatro Greco di Siracusa, poco prima della sua scomparsa. Ferroni sottolinea come questo momento rappresenti un perfetto suggello finale, privo di tragicità , per il grande scrittore e intellettuale.
