Un nuovo episodio di furto ha colpito il mondo dell’arte, questa volta a Granada, in Spagna. La celebre opera di Pablo Picasso, intitolata “Natura morta con chitarra”, risalente al 1919, è scomparsa misteriosamente. L’opera, realizzata con la tecnica della gouache e matita su carta, apparteneva a un collezionista privato che l’aveva acquistata per circa 60mila euro. Tuttavia, secondo gli esperti, il suo valore attuale potrebbe raggiungere fino a dieci volte questa cifra.
Dettagli sul furto
La tela era prevista per essere esposta presso il Centro Culturale di Granada, dove avrebbe dovuto rimanere fino all’11 gennaio 2026. Purtroppo, il piccolo quadro, di dimensioni 13 cm per 10, non è mai giunto a destinazione. Il furto è avvenuto nel contesto di un trasporto di 50 opere d’arte provenienti da Madrid, di cui solo la “Natura morta con chitarra” è andata perduta.
Indagini e preoccupazioni
Le autorità locali stanno indagando sull’accaduto, cercando di ricostruire le circostanze che hanno portato alla scomparsa dell’opera. Questo non è il primo caso di furto che coinvolge le opere di Picasso; in passato, altre tele dell’artista malagueño sono state rubate e, in alcuni casi, non sono mai state ritrovate. La comunità artistica e i collezionisti sono in allerta, preoccupati per la sicurezza delle opere d’arte e per la possibilità che il patrimonio culturale possa essere compromesso da eventi simili.
Implicazioni del furto
Il furto di “Natura morta con chitarra” ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dei trasporti d’arte e sull’efficacia delle misure di protezione in atto. Con l’avvicinarsi della data di scadenza per l’esposizione, la speranza è che l’opera possa essere recuperata e che gli autori di questo crimine vengano identificati e perseguiti. La scomparsa di un pezzo così significativo della storia dell’arte rappresenta una grave perdita non solo per il collezionista, ma per l’intera comunità culturale.