Perù: un manifestante perde la vita durante le proteste, veglia a Lima

Egidio Luigi

Ottobre 17, 2025

Centinaia di persone si sono radunate a Lima, in Perù, per una veglia commemorativa in onore di Eduardo Ruíz, un cantante hip-hop di 32 anni, tragicamente ucciso da un colpo d’arma da fuoco durante i disordini che hanno accompagnato una manifestazione antigovernativa nella capitale. Il 15 marzo 2025, il nuovo presidente peruviano, José Jeri, ha respinto le richieste di dimissioni, nonostante la morte del giovane manifestante abbia suscitato indignazione tra i partecipanti alla protesta, prevalentemente composta da attivisti della Generazione Z.

Le manifestazioni e le richieste della generazione z

Le proteste, che sono iniziate un mese fa, si sono rapidamente ampliate. I manifestanti chiedono non solo migliori pensioni e salari per i giovani, ma anche una risposta alle crescenti preoccupazioni riguardanti la criminalità e la corruzione che affliggono il paese. L’atmosfera è tesa, con circa 100 persone segnalate come ferite durante gli scontri, tra cui 80 agenti di polizia e 10 giornalisti. Le autorità locali hanno confermato che la violenza è aumentata in concomitanza con l’intensificarsi delle manifestazioni, evidenziando un profondo malcontento tra la popolazione peruviana.

Le richieste dei manifestanti rispecchiano una generazione stanca di affrontare problemi strutturali che affliggono il paese da decenni. La Generazione Z, in particolare, si sente esclusa dalle opportunità economiche e sociali, e sta lottando per un futuro migliore. La protesta ha attirato l’attenzione su questioni che vanno oltre le rivendicazioni immediate, toccando temi di giustizia sociale e diritti civili. La morte di Ruíz ha ulteriormente galvanizzato il movimento, portando alla luce le ingiustizie che molti peruviani affrontano quotidianamente.

Le conseguenze politiche e sociali

La reazione del governo alle manifestazioni ha sollevato interrogativi su come l’amministrazione di José Jeri intenda affrontare la crescente insoddisfazione popolare. Con la resistenza a dimettersi, il presidente sembra adottare una posizione ferma, ma ciò potrebbe avere conseguenze negative per la stabilità politica del paese. La crescente tensione tra il governo e i cittadini potrebbe portare a un’escalation dei conflitti e a un ulteriore deterioramento della fiducia nelle istituzioni.

Le autorità stanno monitorando attentamente la situazione, consapevoli che la violenza potrebbe riemergere se non verranno affrontate le richieste dei manifestanti. Il clima di insoddisfazione è palpabile e molti si chiedono quale sarà la risposta del governo nei prossimi giorni. La vigilanza della comunità internazionale potrebbe anche influenzare le dinamiche interne, poiché la situazione in Perù attira l’attenzione globale.

Il futuro del Perù resta incerto mentre i cittadini continuano a lottare per i loro diritti e per un cambiamento significativo. Le manifestazioni di Lima rappresentano un momento cruciale nella storia recente del paese, evidenziando le sfide che la nazione deve affrontare e la determinazione di una generazione che non è disposta a rimanere in silenzio.

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