Cuneo, metà ottobre 2025. Le maestose montagne abbracciano la città, mentre l’aria fresca preannuncia l’arrivo dell’autunno. In questo contesto incantevole, nel cuore della Provincia Granda, si svolge un evento atteso da molti: la Fiera Nazionale del Marrone. Quest’anno, la manifestazione si arricchisce di un’importante connotazione internazionale, avendo ricevuto un riconoscimento dal New York Times, che l’ha inserita tra le sette feste autunnali più deliziose d’Europa. Un tributo che celebra non solo la gastronomia, ma anche la cultura e la tradizione di un territorio che ha molto da offrire.
La fiera del marrone di cuneo: un evento di prestigio
Il Piemonte in autunno si trasforma in un palcoscenico di colori vivaci. I boschi si tingono di sfumature gialle, arancioni e rosse, mentre i profumi della natura si fondono con quelli delle cucine locali. In questo scenario, Cuneo si prepara ad accogliere la Fiera Nazionale del Marrone, un evento che va oltre il semplice atto di mangiare. Si tratta di un vero e proprio inno alla tradizione, alla biodiversità e all’artigianato locale. Da oggi, 17 ottobre, fino al 19 ottobre, il centro storico della città diventa un percorso sensoriale, dove ogni angolo racconta una storia legata alla cultura contadina e ai frutti della terra.
Un tributo alla castagna cuneo igp
La Fiera Nazionale del Marrone non è una comune sagra. È una celebrazione dedicata alla Castagna Cuneo IGP, un frutto che rappresenta secoli di tradizione agricola. Le castagne, infatti, non sono tutte uguali. I marroni, in particolare, si distinguono per la loro grandezza e dolcezza, con una buccia che si stacca facilmente. Questo è il risultato di una selezione attenta e di un territorio che si presta a coltivazioni di alta qualità. Tra i 200 e i 1000 metri di altitudine, il castagno è considerato “l’albero del pane”, un appellativo che risale all’epoca medievale e che sottolinea l’importanza di questo frutto nella dieta locale.
Un viaggio tra sapori e tradizioni
Oltre 200 espositori provenienti da ogni parte d’Italia si riuniscono a Cuneo per presentare il meglio delle loro produzioni. La fiera non si limita ai marroni, ma offre una vasta gamma di specialità gastronomiche: dai formaggi d’alpeggio ai salumi stagionati, dai mieli pregiati ai vini robusti. Ogni prodotto è un pezzo del paesaggio locale, un racconto da assaporare. Non mancano eventi come laboratori, cooking show, cene gourmet, mostre di artigianato e concerti che animano le piazze, creando un’atmosfera vivace e coinvolgente, accompagnata dal profumo delle caldarroste.
Perché visitare la fiera del marrone di cuneo
La motivazione per partecipare a questo evento è chiara: qui l’autunno non è solo una stagione, ma una narrazione che si esprime attraverso i sapori. Nelle strade di Cuneo, il marrone diventa un simbolo di identità culturale, di passione per la terra e di bellezza. Se, come afferma il New York Times, si tratta di uno dei festival più deliziosi d’Europa, vale sicuramente la pena di viverlo. Alcune esperienze, infatti, sono difficili da descrivere a parole; è necessario viverle per comprenderle appieno.
Sette feste, un solo spirito: celebrare la terra
Ritornando al New York Times, è interessante esplorare la selezione delle sette feste del raccolto più deliziose d’Europa. Oltre alla Fiera del Marrone di Cuneo, il viaggio prosegue in Croazia, precisamente in Istria, dove il tartufo bianco è il protagonista. La Germania, con Ludwigsburg, ospita la più grande mostra di zucche al mondo, mentre a Weimar le trecce di cipolle diventano simbolo di una festa che unisce agricoltura e folklore. In Portogallo, la Valle del Douro invita a una vendemmia tra vigneti terrazzati, mentre in Lettonia il Baltic Herring Festival celebra l’aringa in una festa popolare. Infine, in Francia, nel villaggio di Beuvron-en-Auge, il sidro e le mele si fondono in un evento tradizionale.
Sette tappe, sette atmosfere, sette modi di raccontare l’autunno, non solo come stagione, ma come un rito collettivo che unisce gusto, memoria e paesaggio.
