A Gaza, la situazione rimane tesa e instabile. La tregua, in vigore dal 7 dicembre 2025, mostra segni di fragilitร , mentre le relazioni tra Israele e Hamas continuano a deteriorarsi, con accuse reciproche che si intensificano. La questione dei corpi degli ultimi 19 ostaggi รจ al centro della controversia, con il governo israeliano che chiede il loro rilascio immediato. Tuttavia, Hamas afferma di avere difficoltร a localizzarli.
Emergenza umanitaria in aumento
L’emergenza umanitaria si aggrava, con l’apertura del valico di Rafah prevista per domenica 14 dicembre 2025. Tuttavia, le aspettative sono basse: si prevede che il valico sarร utilizzato esclusivamente per il passaggio delle persone e non per il trasporto di aiuti umanitari. Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, ha espresso la sua frustrazione, affermando: “Hamas deve rilasciare immediatamente i 19 ostaggi morti, non tra settimane o mesi, ma subito”. Finora, la fazione palestinese ha consegnato solo 9 corpi, aggravando ulteriormente le tensioni.
Reazioni internazionali e tensioni crescenti
Nel frattempo, l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha contattato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, esprimendo preoccupazione per la situazione. Attraverso i social media, Trump ha lanciato un avvertimento chiaro: “Se Hamas continua a uccidere persone a Gaza, cosa che non era prevista dall’accordo, non avremo altra scelta che entrare e ucciderli”. La comunitร internazionale osserva con apprensione, mentre la fragilitร della tregua mette a rischio la stabilitร della regione.
