La Cina ha preso misure drastiche contro la corruzione all’interno delle sue forze armate, espellendo e avviando indagini su nove alti ufficiali, tra cui He Weidong, il terzo in comando e uno dei vicepresidenti della potente Commissione militare centrale. Questa azione è stata annunciata il 15 marzo 2025 dal portavoce del ministero della Difesa, Zhang Xiaogang, che ha sottolineato l’impegno del governo nel mantenere un ambiente di totale integrità e trasparenza.
Le misure adottate dal governo cinese
La decisione di estromettere i militari di alto rango si inserisce in un contesto di rinnovato impegno nella lotta alla corruzione, un tema caro al presidente Xi Jinping, il quale ricopre anche il ruolo di comandante supremo delle forze armate. Zhang ha dichiarato che tali misure sono state implementate in conformità con i principi di “nessuna zona proibita”, “copertura totale” e “tolleranza zero” verso la corruzione. Questa iniziativa rappresenta un ulteriore passo nella campagna anticorruzione avviata dal governo, che mira a garantire la disciplina e l’efficienza all’interno dell’esercito.
Il portavoce ha evidenziato come l’intensificazione delle indagini e delle sanzioni rappresenti un segnale chiaro della determinazione della leadership cinese nel combattere pratiche corruttive, che potrebbero minare la fiducia nelle istituzioni militari e, di conseguenza, nella sicurezza nazionale. La campagna anticorruzione ha già portato a numerosi arresti e sanzioni nei confronti di funzionari di diverso livello, dimostrando l’impegno del governo nel mantenere l’integrità delle forze armate.
Il contesto politico e sociale
La lotta alla corruzione in Cina non è solo una questione di ordine interno, ma si inserisce anche in un quadro politico più ampio. Negli ultimi anni, il presidente Xi Jinping ha cercato di consolidare il suo potere, affrontando al contempo le sfide economiche e sociali che il paese sta affrontando. La corruzione è vista come uno dei principali ostacoli alla stabilità e alla crescita, e le misure adottate mirano a rafforzare la fiducia del pubblico nelle istituzioni governative.
La campagna anticorruzione ha avuto un forte impatto anche sulla percezione internazionale della Cina. Mentre alcuni osservatori lodano gli sforzi di Xi per combattere la corruzione, altri sollevano preoccupazioni riguardo alla possibilità che tali misure possano essere utilizzate per eliminare oppositori politici o consolidare ulteriormente il potere del presidente. La situazione rimane complessa, con un equilibrio delicato tra il rafforzamento della disciplina interna e la gestione delle dynamiche politiche esterne.
La recente espulsione di alti ufficiali delle forze armate è un chiaro segnale della serietà con cui il governo cinese affronta il problema della corruzione e della sua volontà di mantenere il controllo sulle istituzioni militari. Con l’avvicinarsi di eventi politici cruciali, come le elezioni locali e le celebrazioni per il centenario della Repubblica Popolare Cinese, il governo continuerà a monitorare attentamente la situazione, adottando misure che possano garantire la stabilità e la sicurezza del paese.
