Nel corso delle interazioni tra il Primo Ministro israeliano BENJAMIN NETANYAHU e l’ex Presidente degli Stati Uniti DONALD TRUMP, sono emersi diversi regali che hanno suscitato notevole interesse per il loro significato e la loro simbologia. Tra questi, uno dei più noti è il “golden pager“, un cercapersone rivestito in oro, posizionato su una base di legno e accompagnato da una targa con la dedica “A Presidente Donald J. Trump, nostro più grande amico e alleato”. Questo gesto, certificato dall’Ufficio del Primo Ministro israeliano, è stato interpretato come un omaggio a un’operazione militare segreta di ISRAELE, durante la quale dispositivi simili furono impiegati per attaccare le infrastrutture di HEZBOLLAH.
Il dono della mezuzah: un simbolo di riconoscimento
Un altro regalo di particolare importanza è stato una mezuzah, un contenitore rituale ebraico, realizzata a forma di bombardiere B-2 e ricavata da resti di un missile iraniano. Questo dono è stato consegnato durante un incontro ufficiale alla CASA BIANCA e ha rappresentato un riconoscimento per il supporto strategico fornito dagli Stati Uniti a determinate operazioni di difesa israeliana. La scelta di un oggetto così carico di significato storico e simbolico sottolinea l’intensità delle relazioni tra i due paesi e il valore attribuito da ISRAELE al sostegno americano.
I regali formali e la tradizione diplomatica
Oltre ai doni più emblematici, documenti ufficiali del CONGRESSO DEGLI STATI UNITI attestano che TRUMP ha ricevuto anche una serie di regali formali, come incisioni d’epoca e cofanetti decorativi, il cui valore è stimato in centinaia o migliaia di dollari. Questi regali, sebbene di natura più protocollare, confermano la consuetudine di scambi altamente simbolici tra i due leader. Tali pratiche non solo rafforzano i legami diplomatici, ma servono anche a celebrare momenti significativi nelle relazioni internazionali, sottolineando l’importanza della cooperazione tra ISRAELE e gli STATI UNITI in vari ambiti, dalla sicurezza alla cultura.
Il valore di questi doni va oltre il loro aspetto materiale, poiché rappresentano un linguaggio diplomatico ricco di significati e di storie condivise, contribuendo a tessere una rete di alleanze e amicizie tra le nazioni.