Usa, Trump dichiara: “La Cina è ostile, sto considerando un aumento dei dazi”

Egidio Luigi

Ottobre 10, 2025

Il clima di tensione tra gli Stati Uniti e la Cina si intensifica ulteriormente. Il presidente americano, Donald Trump, ha espresso la sua intenzione di considerare un significativo aumento dei dazi sui prodotti cinesi, accusando Pechino di mettere in atto “atti ostili”. Le sue dichiarazioni sono arrivate in un contesto in cui, tra due settimane, era previsto un incontro con il presidente cinese Xi Jinping in Corea del Sud, ma Trump ha affermato che non c’è più motivo di procedere con tale incontro. Nel frattempo, l’amministrazione di Trump sta affrontando una battaglia legale contro una sentenza della giudice distrettuale April Perry, che ha bloccato temporaneamente il dispiegamento della Guardia nazionale in Illinois.

Le dichiarazioni di Trump e le conseguenze economiche

Il presidente Trump ha utilizzato i social media per comunicare la sua posizione riguardo alle relazioni commerciali con la Cina, affermando che il suo governo sta valutando un massiccio aumento dei dazi sui beni in arrivo da Pechino. Questa mossa, secondo Trump, è una risposta necessaria agli atti ostili che la Cina avrebbe intrapreso. Ha sottolineato che le lettere inviate da Pechino a vari Paesi avrebbero minacciato controlli sulle esportazioni di elementi cruciali come le terre rare, creando così preoccupazioni non solo per gli Stati Uniti, ma per l’intero mercato globale.

Trump ha descritto la situazione attuale come una sorpresa non solo per lui, ma per tutti i leader del mondo libero, evidenziando che tali azioni da parte della Cina potrebbero avere un impatto devastante sui mercati e complicare ulteriormente le relazioni internazionali. La sua posizione è chiara: un eventuale aumento dei dazi non sarebbe solo una questione commerciale, ma una risposta necessaria per proteggere gli interessi americani di fronte a comportamenti considerati inaccettabili.

Il ricorso dell’amministrazione Trump

Nella stessa giornata, l’amministrazione Trump ha annunciato un ricorso in appello contro l’ordinanza della giudice April Perry, che ha impedito il dispiegamento della Guardia nazionale in Illinois. La portavoce della Casa Bianca, Abigail Jackson, ha comunicato che il governo federale è determinato a mobilitare le truppe per affrontare la criminalità nelle principali città del Paese. Questo passo è visto come una misura necessaria per garantire la sicurezza pubblica e affrontare le crescenti preoccupazioni legate alla criminalità.

La decisione della giudice Perry ha sollevato un acceso dibattito sulla necessità di intervento militare nelle questioni di ordine pubblico, con l’amministrazione che insiste sulla validità della mobilitazione delle forze armate per affrontare le sfide interne. La situazione in Illinois rimane tesa, con la Casa Bianca che continua a cercare soluzioni per garantire la sicurezza dei cittadini.

Il futuro delle relazioni tra Stati Uniti e Cina

Le recenti dichiarazioni di Trump hanno sollevato interrogativi sul futuro delle relazioni tra Stati Uniti e Cina. L’imminente incontro con Xi Jinping, previsto per il prossimo mese, potrebbe essere ora a rischio, con Trump che ha chiarito che non vede più la necessità di un confronto diretto. Questo cambiamento di rotta potrebbe avere ripercussioni significative non solo per le relazioni bilaterali, ma anche per l’economia globale, in un momento in cui le tensioni commerciali sono già elevate.

L’analisi delle dinamiche attuali suggerisce che le scelte di Trump potrebbero innescare una serie di reazioni a catena, influenzando non solo i rapporti tra le due potenze, ma anche quelli con altri Paesi coinvolti nel commercio internazionale. La situazione rimane in evoluzione, con gli osservatori che monitorano attentamente gli sviluppi futuri e le possibili ripercussioni delle politiche americane nei confronti della Cina.

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