Proteste indigene in Ecuador: schierati cinquemila soldati a Quito

Egidio Luigi

Ottobre 10, 2025

Oltre 5.000 soldati dell’esercito ecuadoriano sono stati mobilitati agli ingressi nord, sud ed est di Quito, in risposta alle manifestazioni indette dalla Confederazione Nazionale delle Nazionalità Indigene dell’Ecuador (Conaie). Questa è la principale organizzazione indigena del Paese e ha lanciato un ultimatum minacciando di “espugnare” la capitale. L’operazione prevede l’utilizzo di 30 veicoli tattici e un piano di difesa specifico per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.

Mobilitazione delle forze armate

Fin dalle prime ore del mattino del 10 agosto 2025, pattuglie militari sono state dislocate in punti strategici della città per prevenire eventuali blocchi stradali programmati dagli indigeni, in reazione alla decisione del governo del presidente Daniel Noboa di eliminare il sussidio al gasolio. Questa misura ha suscitato forti proteste, con la popolazione indigena che si oppone fermamente alle politiche economiche del governo.

Operazione di emergenza a Quito

Le Forze Armate ecuadoriane hanno confermato che il dispiegamento di truppe a Quito è parte di un’operazione legata allo stato di emergenza attualmente in vigore. Lo scopo principale di questo intervento è quello di mantenere la normalità durante i festeggiamenti per la Festa dell’Indipendenza di Guayaquil, che si svolgono oggi. Questo evento rappresenta un momento importante per il Paese, e le autorità intendono garantire che si svolga senza incidenti.

Determinazione del presidente

Nelle ultime settimane, il presidente Noboa ha espresso la sua determinazione nel difendere la capitale, affermando che “nessuno può venire a prendere la capitale con la forza“. Ha, quindi, ordinato il dispiegamento dell’esercito, una decisione supportata dallo stato di emergenza dichiarato in diverse province dell’Ecuador. Questo contesto di tensione sociale e politica ha portato le autorità a prendere misure straordinarie per assicurare la sicurezza e il mantenimento dell’ordine pubblico.

×