Ilaria Salis, eurodeputata del partito Avs, ha risposto con fermezza alle accuse che le sono state rivolte, affermando di essere vittima di insulti e false affermazioni. In un post pubblicato su X, ha chiarito la sua posizione riguardo al processo che la riguarda, sottolineando il desiderio di essere giudicata in Italia, dove potrà beneficiare delle garanzie democratiche previste dalla Costituzione italiana. Salis ha dichiarato: “La mia richiesta, da cittadina italiana, è semplice e chiara — voglio essere processata in Italia, non in un regime”.
Immunità parlamentare e desiderio di giustizia
La questione della sua immunità parlamentare europea è stata sollevata dall’eurodeputata, la quale ha affermato che questa non rappresenta un ostacolo al suo desiderio di affrontare il processo nel suo paese. “Si può fare, e si può fare subito. Tutto dipende dalla volontà delle autorità italiane”, ha aggiunto, lasciando intendere che l’azione delle istituzioni potrebbe facilitare la sua richiesta.
Preoccupazioni politiche e giustizia
Salis ha espresso preoccupazione per l’uso della sua situazione a fini politici, suggerendo che alcuni potrebbero voler sfruttare la sua vicenda per propaganda. Ha affermato che il sospetto è inevitabile e ha messo in guardia contro l’interpretazione della giustizia che alcuni politici, a suo avviso, intenderebbero seguire, paragonandola a quella del governo ungherese di Viktor Orbán. “Che razza di patrioti…”, ha concluso, evidenziando il suo disappunto nei confronti di chi desidererebbe vederla incarcerata all’estero, considerandola una connazionale e un avversario politico.
Giustizia e politica in Italia
La situazione di Ilaria Salis solleva interrogativi sulla giustizia e sulla politica in Italia, mettendo in luce le complessità che emergono quando si intrecciano questioni legali e politiche. Le sue parole riflettono una richiesta di trasparenza e giustizia, in un contesto in cui le istituzioni sono chiamate a rispondere in modo chiaro e deciso.