A Oslo, il 15 gennaio 2025, si è verificato un nuovo episodio di inquietante avvistamento di droni che ha portato alla chiusura temporanea dell’aeroporto. Questa situazione si è ripetuta, poiché solo pochi giorni fa lo scalo era stato bloccato per ore a causa di velivoli non identificati avvistati nelle vicinanze delle piste. I piloti, preoccupati, hanno segnalato alle autorità la presenza di scie luminose che indicavano la traiettoria di almeno tre, forse cinque droni. Le operazioni di decollo e atterraggio sono state sospese per un breve periodo, per poi riprendere regolarmente.
Un contesto di tensione crescente
Questo evento rappresenta l’ennesimo capitolo di una serie di incidenti che hanno interessato numerosi aeroporti dell’Europa centrale e settentrionale. La situazione si inserisce in un contesto di tensione crescente, che ricorda una guerra ibrida in corso, parallela al conflitto che sta infuriando in Ucraina da quasi quattro inverni.
Le conseguenze del conflitto ucraino
Il conflitto ucraino, caratterizzato da un’avanzata russa stagnante, ha visto Kiev tentare una controffensiva incerta, mentre l’arrivo del freddo porta con sé un aumento degli attacchi contro gli impianti energetici. Questi attacchi hanno conseguenze devastanti, lasciando al buio e al freddo intere città. La presenza di droni nei cieli europei non è solo un problema di sicurezza aerea, ma è emblematico di un clima di instabilità e preoccupazione che permea l’intero continente.
Misure di sicurezza necessarie
Le autorità sono ora chiamate a prendere misure più incisive per garantire la sicurezza degli spazi aerei e delle infrastrutture, mentre i cittadini si trovano a vivere in un contesto di crescente incertezza. La situazione richiede attenzione e vigilanza, poiché gli eventi di Oslo sono solo l’ultimo di una lunga serie di avvistamenti che potrebbero avere ripercussioni significative su viaggi e trasporti in tutta Europa.