Un attacco aereo di droni ha colpito la stazione ferroviaria di Shostka, situata nella regione di Sumy, in Ucraina, provocando un grave bilancio di feriti. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha denunciato l’accaduto attraverso un post su Telegram, accompagnato da un video che mostra un treno passeggeri avvolto dalle fiamme. “I russi non potevano non sapere di colpire civili. Questo è terrorismo, e il mondo non può rimanere in silenzio”, ha affermato Zelensky, sottolineando la necessità di azioni concrete per fermare la violenza.
Attacco a Kirishi
Nella notte del 3 gennaio 2025, un’operazione di droni ucraini ha preso di mira la città di Kirishi, nella regione di Leningrado in Russia. L’attacco ha colpito la raffineria di petrolio Kirishinefteorgsintez, nota anche come Kinef, una delle più importanti del Paese. La notizia è stata riportata dalla testata Ukrainska Pravda, che ha citato fonti russe e il governatore della regione, Alexander Drozdenko.
Incendio e difesa aerea
Drozdenko ha confermato tramite il suo canale Telegram che si è verificato un incendio nell’area industriale e che i vigili del fuoco sono stati mobilitati per domare le fiamme. Ha inoltre affermato che la difesa aerea russa ha abbattuto sette droni sopra Kirishi. Secondo i residenti, l’obiettivo dell’attacco era proprio la raffineria, situata a oltre 800 chilometri dal confine ucraino.
Importanza della raffineria Kinef
Kinef ha una capacità di raffinazione superiore a 10 milioni di tonnellate di petrolio all’anno e produce diversi prodotti petroliferi, tra cui benzina e gasolio, essenziali per il fabbisogno energetico russo. La raffineria è una filiale di Surgutnaftogaz e riveste un ruolo cruciale nell’infrastruttura energetica della Russia.
Precedenti attacchi a Kinef
Non è la prima volta che Kinef subisce attacchi. In precedenza, il 8 marzo 2024, la raffineria era stata colpita da droni, con le autorità russe che avevano confermato danni a un serbatoio. Un altro attacco era avvenuto la notte del 14 settembre 2024, quando esplosioni e incendi erano stati registrati all’interno dell’impianto. La situazione rimane tesa e le operazioni militari continuano a intensificarsi in entrambe le nazioni coinvolte nel conflitto.