Tusk: “Siamo già in guerra, si tratta di un nuovo tipo di conflitto”

Marianna Perrone

Ottobre 2, 2025

Il premier polacco Donald Tusk ha espresso forti preoccupazioni riguardo alla situazione attuale in Ucraina, sottolineando che il conflitto in corso deve essere riconosciuto per quello che è: una guerra. Durante un intervento alla plenaria della European Political Community (EPC) tenutasi a COPENAGHEN il 2 ottobre 2025, Tusk ha messo in evidenza come la complessità della guerra attuale richieda una nuova comprensione e una strategia adeguata.

Posizione di Tusk sulla guerra

La posizione di Tusk diventa chiara quando afferma che la guerra non è solo un evento militare, ma coinvolge anche aspetti come le violazioni dello spazio aereo e l’uso strumentale dei migranti da parte della Bielorussia. Secondo il premier, questi fattori non devono essere sottovalutati, poiché rappresentano un attacco diretto alla stabilità della Polonia e degli altri stati europei. Tusk ha avvertito che la sconfitta dell’Ucraina potrebbe tradursi in una sconfitta per l’intera Europa, rendendo la questione di vitale importanza per il continente.

Retorica di Putin e risposta europea

La retorica di Putin, secondo Tusk, è mirata a instillare l’idea che la vittoria sia impossibile. Tuttavia, il premier polacco ha definito questa narrativa come un’assurdità, affermando che l’unico vantaggio dell’avversario risiede nella mentalità. Tusk ha esortato i leader europei a combattere contro queste illusioni, sottolineando l’importanza di una risposta unita e determinata contro le aggressioni russe.

Dichiarazione di Tusk e solidarietà europea

La dichiarazione di Tusk arriva in un momento critico, in cui la solidarietà tra i paesi europei è fondamentale per affrontare le sfide poste dalla guerra in Ucraina. La sua posizione evidenzia la necessità di una visione chiara e realistica della situazione, che possa guidare le azioni future e garantire la sicurezza collettiva.

Tensioni geopolitiche e impegno collettivo

In un contesto in cui le tensioni geopolitiche continuano a crescere, le parole di Tusk servono a ricordare che la guerra in Ucraina non è solo un conflitto regionale, ma ha ripercussioni che si estendono ben oltre i confini nazionali, coinvolgendo l’intera Europa e richiedendo un impegno collettivo per la pace e la stabilità.

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