I mediatori arabi stanno conducendo trattative significative con Hamas riguardo al piano degli Stati Uniti volto a porre fine al conflitto di Gaza. Secondo quanto riportato da una fonte vicina ai negoziati, una risposta da parte del gruppo terroristico potrebbe giungere già oggi, giovedì 2 ottobre 2025.
Risposta di Hamas e modifiche al piano
La fonte ha comunicato al Times of Israel che, sebbene la risposta di Hamas possa essere considerata “positiva”, essa richiederà comunque una serie di modifiche alla proposta. Il Qatar ha già avviato contatti con gli Stati Uniti per apportare alcune modifiche, in particolare riguardanti il ritiro graduale delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) da Gaza, il disarmo di Hamas e le garanzie di sicurezza che dovrebbero seguire un eventuale esilio della leadership del gruppo.
Garanzie e cessate il fuoco
Secondo quanto riportato da Arabiya, che ha citato fonti palestinesi, Hamas e altre fazioni palestinesi a Gaza stanno cercando garanzie chiare riguardo all’impegno di Israele per un cessate il fuoco. Inoltre, desiderano che il rilascio dei prigionieri sia collegato al calendario del ritiro delle truppe israeliane da Gaza. Le fazioni hanno espresso preoccupazione riguardo ad alcune delle disposizioni poco chiare del piano presentato dal presidente degli Stati Uniti e hanno proposto modifiche. Hamas è attualmente impegnata in consultazioni con altre fazioni e mediatori per definire la propria posizione.
Disaccordo con il piano di cessate il fuoco
In un ulteriore sviluppo, la BBC ha riportato che i mediatori hanno contattato il leader dell’ala militare di Hamas a Gaza, il quale ha manifestato il proprio disaccordo con il nuovo piano di cessate il fuoco proposto dagli Stati Uniti. Si ritiene che Izz al-Din al-Haddad consideri il piano come un tentativo di annientare Hamas, a prescindere dalla sua accettazione, e per questo motivo è determinato a continuare le ostilità.