Francesca Albanese, esperta di diritto internazionale, ha espresso la sua opinione riguardo alla situazione attuale nella Striscia di Gaza durante un intervento in diretta nel programma di attualità condotto da Tommaso Labate, il 15 aprile 2025. La Albanese ha sottolineato l’importanza di contestualizzare le notizie, affermando che le ore non sono drammatiche per quello che succede alla Flotilla, facendo riferimento alle recenti tensioni nella regione.
La situazione a Gaza
La situazione a Gaza, secondo la Albanese, è ben più grave. Ha dichiarato che Israele ha ammazzato 60mila persone con bombe e fuoco di cecchini, evidenziando l’emergenza umanitaria in corso. La sua preoccupazione si concentra sulla Flotilla, un’iniziativa che rappresenta la prima e unica missione umanitaria volta a interrompere l’assedio imposto da Israele sulla Striscia di Gaza, in atto dal 2007. Questo assedio, come ha sottolineato, ha contribuito a una crisi umanitaria senza precedenti negli ultimi due anni, caratterizzati da episodi di violenza e sofferenza.
Le conseguenze della missione
La Albanese ha manifestato la sua paura per le conseguenze di questa missione, che si propone di portare aiuto a una popolazione in difficoltà. Ha descritto la situazione attuale come un genocidio, mettendo in evidenza l’urgenza di una risposta internazionale e di un’azione concreta per proteggere i diritti umani e la vita dei civili a Gaza. La missione della Flotilla, secondo le sue parole, è cruciale non solo per alleviare le sofferenze immediate, ma anche per sfidare l’illegalità dell’assedio e promuovere una soluzione duratura al conflitto.
Il ruolo della comunità internazionale
In questo contesto, la Albanese ha richiamato l’attenzione su come la comunità internazionale debba prendere posizione e agire per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini palestinesi, sottolineando che la situazione a Gaza richiede un’azione immediata e decisiva.