L’attenzione dei giovani verso il cambiamento climatico rappresenta un segnale di speranza per il futuro. Questo è quanto affermato dal Cardinale Jaime Spengler, Arcivescovo di Porto Alegre e Presidente della Conferenza Episcopale del Brasile, durante una conferenza stampa tenutasi il 12 marzo 2025 presso il Vaticano. In occasione di un importante incontro internazionale sul clima, che si svolgerà a Castel Gandolfo, il Cardinale ha evidenziato l’importanza della partecipazione di Papa Leone all’evento.
Il risveglio dei giovani e le sfide ambientali
Spengler ha sottolineato come ci sia un crescente risveglio tra i giovani riguardo alle problematiche ambientali, un fenomeno che alimenta la speranza collettiva. “Insieme possiamo costruire percorsi sostenibili affinché ogni individuo possa godere di condizioni di vita dignitose”, ha dichiarato il Cardinale. Ha poi messo in luce come l’attuale modello di sviluppo, caratterizzato da un approccio tecnocratico, spesso porta a una visione distorta della realtà , dove si presume che il bene e la verità possano emergere esclusivamente dal potere della tecnologia e dell’economia.
Rischi dell’approccio attuale
Spengler ha avvertito che questo approccio rischia di collocare l’essere umano al centro dell’universo, trasformandolo nel principale pericolo per sé stesso e per il pianeta.
Importanza dell’enciclica e urgenza di azione
Il Cardinale ha anche ricordato il decennale dell’enciclica “Laudato si'” di Papa Francesco, definendola un documento fondamentale che ha segnato e continuerà a segnare la storia della Dottrina Sociale della Chiesa. Spengler ha enfatizzato che non è possibile ignorare le sfide che il nostro pianeta, sempre più maltrattato, ci presenta. “I segnali sono chiari e inconfutabili. Stiamo vivendo un periodo critico, a rischio di raggiungere un punto di non ritorno”, ha concluso il Cardinale, richiamando l’urgenza di affrontare le problematiche climatiche con determinazione.