Iran: il governo definisce ingiustificato e inaccettabile il ripristino delle sanzioni

Egidio Luigi

Settembre 28, 2025

Il ministero degli Esteri iraniano ha espresso una ferma condanna nei confronti dell’azione intrapresa da Gran Bretagna, Francia, Germania e Stati Uniti riguardo al ripristino delle sanzioni delle Nazioni Unite attraverso il meccanismo di “snapback“. Questa dichiarazione è arrivata in risposta all’attivazione del suddetto meccanismo, considerata dall’Iran illegale e priva di fondamento.

Le affermazioni del ministero

Le affermazioni del ministero, riportate dall’agenzia Mehr, evidenziano come il trio europeo, sotto l’influenza degli Stati Uniti, stia tentando di ripristinare risoluzioni precedentemente revocate. Secondo il governo iraniano, tale azione non solo è giuridicamente infondata, ma risulta anche completamente inaccettabile.

La posizione di Teheran

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha ulteriormente chiarito la posizione di Teheran in una lettera inviata all’Onu, dichiarando che l’Iran considera nulli e privi di valore i ripristini delle sanzioni, che erano state revocate in base alla risoluzione 2231. Araghchi ha sottolineato che i tre paesi europei, che hanno sollecitato l’attivazione del meccanismo, insieme agli Stati Uniti, hanno scelto la via del confronto. Tuttavia, ha affermato che l’Iran non si piegherà alla coercizione.

Diritti e interessi sovrani

Inoltre, il ministro ha ribadito che l’Iran continuerà a difendere i propri diritti e interessi sovrani, avvertendo che qualsiasi tentativo di danneggiare il Paese sarà affrontato con risposte appropriate. Araghchi ha concluso affermando che la responsabilità per queste azioni ricadrà su chi opta per la pressione e il confronto anziché per la cooperazione.

Contesto geopolitico complesso

La posizione dell’Iran si inserisce in un contesto geopolitico complesso, in cui le tensioni tra Teheran e le potenze occidentali continuano a crescere. La risposta iraniana rappresenta un chiaro segnale della determinazione del Paese nel mantenere la propria sovranità e nel contrastare le misure unilaterali imposte dagli Stati Uniti e dai loro alleati.

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