Sparatoria mortale al confine tra Israele e Giordania: due vittime accertate

Egidio Luigi

Settembre 18, 2025

Fonti militari hanno confermato un grave incidente avvenuto il 15 gennaio 2025 al valico di Allenby, situato al confine tra Israele e Giordania. Un uomo armato ha aperto il fuoco, causando la morte di due persone, prima di essere neutralizzato dalle forze di sicurezza israeliane.

Secondo quanto riportato dai media israeliani, il presunto assalitore era un operatore umanitario giordano, impiegato nel trasporto di aiuti umanitari dalla Giordania verso la Striscia di Gaza. L’individuo aveva un permesso regolare per attraversare il valico. Mohammed al-Momani, portavoce del governo giordano, ha dichiarato: “Stiamo seguendo con attenzione l’evolversi della situazione relativa a questo incidente di sicurezza dall’altro lato del confine”. In seguito all’episodio, il valico di Allenby è stato temporaneamente chiuso.

Riconoscimenti e operazioni del Mossad

Nella stessa giornata, durante la cerimonia di consegna del Premio del Primo Ministro per le operazioni del Mossad negli anni 2023-2024, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha rivelato per la prima volta che l’omicidio mirato del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, avvenuto l’anno scorso a Teheran, è stato un’operazione condotta da Israele. Netanyahu ha commentato: “Abbiamo discusso di Haniyeh, un’operazione complessa, così come quella contro Nasrallah, che non è stata affatto semplice. Sapevo che si trattava di persone, non di dispositivi”.

Attacchi a Gaza e vittime civili

Le forze israeliane hanno intensificato le operazioni militari a Gaza, colpendo zone adiacenti a ospedali ancora in funzione, mentre l’offensiva terrestre su Gaza City continua. Fonti sanitarie, in contatto con Al Jazeera, riportano che almeno 83 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime ore dai bombardamenti israeliani.

I missili hanno colpito le aree circostanti gli ospedali di al-Shifa e al-Ahli, con un bilancio di almeno 15 vittime nei pressi di al-Shifa e altre quattro in un attacco vicino ad al-Ahli. Hamas ha denunciato questi attacchi come “un crimine di guerra” e un “palese disprezzo per la comunità internazionale”.

In un ulteriore attacco avvenuto il giorno precedente, un ospedale pediatrico, quello di al-Rantisi, è stato colpito tre volte. L’ONU, in un’inchiesta che ha portato a definire le azioni israeliane a Gaza come genocidio, ha anche sottolineato la distruzione del centro di fecondazione in vitro di Al Basma, che ha portato alla perdita di 4.000 embrioni e 1.000 campioni di sperma e ovuli. Questo è stato descritto come un tentativo di ostacolare le nascite tra i palestinesi di Gaza e catalogato come uno degli atti di genocidio secondo la Convenzione del 1948.

Le Nazioni Unite hanno evidenziato che tali azioni fanno parte di una campagna sistematica per distruggere il settore sanitario di Gaza, definendo il fenomeno “medicidio”, che implica l’uccisione di operatori sanitari e la demolizione di strutture ospedaliere per eliminare l’assistenza medica. Recentemente, un operatore di Medici Senza Frontiere è stato ucciso, portando il numero totale di operatori sanitari caduti dall’inizio del conflitto a tredici.

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