Memorie di Ninfa: la storia del giardino considerato il più romantico del mondo

Marianna Perrone

Settembre 13, 2025

Lauro Marchetti, figura di spicco e custode del Giardino di Ninfa, ha dedicato gran parte della sua vita alla cura e alla valorizzazione di questo luogo straordinario, situato nel comune di Cisterna di Latina, in Lazio. Dopo 45 anni come direttore, attualmente ricopre il ruolo di sovrintendente, con un forte senso di appartenenza a questa eredità culturale. Il suo legame con la famiglia Caetani è profondo e personale, come dimostra il suo libro “Memorie di Ninfa“, edito da Allemandi e con la prefazione di Fulco Pratesi. Questo volume ha ricevuto la terza edizione del Campiello Natura, un premio assegnato dalla Venice Gardens Foundation, che sarà consegnato durante la cerimonia finale della 63ma edizione del Premio Campiello, in programma al Gran Teatro La Fenice di Venezia.

Ricordi di un legame speciale

Marchetti ricorda con affetto la principessa Lelia Caetani, descrivendo come, all’età di sei anni, sia stato guidato da lei attraverso il meraviglioso Giardino di Ninfa. Oggi, a 76 anni, si considera un semplice “scriba”, dedicato a raccogliere e raccontare le straordinarie gesta della famiglia Caetani. “Ogni loro iniziativa aveva un significato internazionale. La cultura che si respirava qui era quella che tutti desidererebbero vivere, un vero e proprio giardino dell’Eden. Da questo luogo sono nate incredibili esperienze artistiche, letterarie e musicali”, spiega Marchetti.

Un legame familiare e una passione per la natura

Il legame di Marchetti con i Caetani è anche familiare; suo padre era l’amministratore della proprietà. Crescendo immerso nella natura, ha sviluppato una passione per il canto degli uccelli e per i fiori selvatici. Questo amore per l’ambiente non è passato inosservato ai Caetani, che, privi di eredi, decisero di occuparsi della sua istruzione. “Ho viaggiato in tutta Europa con loro, apprendendo l’arte dei giardini per vent’anni”, racconta.

Formazione e ispirazione artistica

La formazione di Marchetti ha avuto come protagonisti Lelia Caetani e suo marito, Hubert Howard, con il quale ha intrapreso un percorso formativo unico. “Ho assistito alla nascita di questo giardino, considerato il più romantico del mondo. Ho visto come un artista può dare vita a qualcosa di straordinario. Lelia disponeva le piante in base ai colori, ispirata dalla sua formazione artistica, mentre Goffredo, suo padrino e legato a Franz Liszt, mi ha guidato nella comprensione dei suoni della natura”, sottolinea.

Un simbolo di salvaguardia ambientale

“Il Giardino di Ninfa non è solo un luogo di bellezza, ma anche un simbolo di salvaguardia ambientale. Qui è nata Italia Nostra e molte altre associazioni”, aggiunge Marchetti. Il suo libro, “Memorie di Ninfa“, rappresenta un’opera di grande valore emotivo e storico, frutto di cinque anni di ricerca e scrittura. “Non ci sono più testimoni diretti degli ultimi Caetani, e non ci sono eredi del ramo di Ninfa e di Sermoneta. Era un mio dovere documentare questa storia, raccogliendo testimonianze da operai e domestiche che hanno lavorato con loro”, conclude Marchetti.

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