La Polonia ha recentemente annunciato l’imposizione di restrizioni al traffico aereo lungo il suo confine orientale, una misura adottata in risposta all’intrusione di circa 20 presunti droni russi nel suo spazio aereo. Questa decisione, che rimarrà in vigore fino all’inizio di dicembre 2025, è stata comunicata dall’agenzia polacca per la navigazione aerea, che ha sottolineato l’importanza della sicurezza nazionale.
Richiesta di riunione al Consiglio di sicurezza delle nazioni unite
In seguito a questa violazione, la Polonia ha sollecitato una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La missione della Corea del Sud, attualmente alla presidenza del Consiglio per il mese di settembre, ha confermato la richiesta, come riportato dall’agenzia Tass. Si prevede che l’incontro si svolga venerdì, secondo quanto comunicato da una fonte diplomatica all’agenzia russa.
Reazioni della Russia e dichiarazioni ufficiali
Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che le Forze Armate della Federazione Russa hanno condotto attacchi notturni su strutture militari e industriali situate nell’Ucraina occidentale, specificando che non erano previsti obiettivi in Polonia. Secondo le informazioni fornite, la gittata dei droni che avrebbero oltrepassato il confine polacco non supererebbe i 700 chilometri. Nonostante ciò, il Ministero della Difesa russo ha manifestato la sua disponibilità a intraprendere consultazioni con la Polonia riguardo l’accaduto, come riportato dalla Tass.
La situazione resta quindi tesa, con la Polonia che continua a monitorare attentamente i suoi confini e a prendere misure necessarie per garantire la sicurezza del proprio spazio aereo.