Gaza City: un attacco notturno provoca la morte di 17 persone

Marianna Perrone

Settembre 7, 2025

Diciassette palestinesi hanno perso la vita a Gaza City a causa degli attacchi notturni condotti dalle forze armate israeliane. La notizia è stata riportata da Al Jazeera, che ha citato fonti mediche locali. Tra le vittime si contano sei persone uccise in seguito al bombardamento di una scuola, la Al-Farabi, che era stata trasformata in rifugio per sfollati nella zona ovest di Gaza City. Inoltre, nel quartiere Sheikh Radwan, altre nove persone sono state uccise, inclusi quattro bambini, a causa di un attacco israeliano che ha colpito una tenda e una casa. Altri due bambini hanno perso la vita quando le forze israeliane hanno preso di mira una tenda che ospitava sfollati nel quartiere Remal di Gaza City.

Attività militari e risposta della Jihad islamica

L’ala armata della Jihad Islamica, un movimento alleato di Hamas, ha rivendicato la responsabilità per il lancio di due razzi dalla Striscia di Gaza verso comunità israeliane. In un comunicato, il movimento ha dichiarato: “Abbiamo colpito l’insediamento di Netivot con due razzi in risposta ai crimini commessi dal nemico sionista contro il nostro popolo“. Questo attacco segna la prima volta in diversi mesi che un lancio di razzi dalla Striscia di Gaza ha minacciato Netivot, una città israeliana meridionale con circa 50.000 abitanti, situata a circa 10 chilometri dal confine con il territorio palestinese.

Negli ultimi due giorni, l’esercito israeliano, che ha intensificato l’assedio sulla Striscia di Gaza, ha distrutto due torri nel centro di Gaza City. Le forze israeliane hanno anche esortato i residenti a evacuare la città, quasi due anni dopo l’inizio del conflitto tra Israele e Hamas. La situazione rimane critica, con un continuo aumento delle tensioni e un bilancio delle vittime in costante crescita. Le operazioni militari israeliane e le risposte dei gruppi armati palestinesi continuano a provocare un impatto devastante sulla popolazione civile, creando un contesto di grande incertezza e paura tra gli abitanti di Gaza.

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