Il conflitto in Medioriente ha raggiunto il traguardo di 700 giorni, segnando un periodo di intensi scontri e tensioni. Attualmente, le forze militari israeliane continuano la loro offensiva su Gaza City, con nuovi attacchi aerei avvenuti nella notte che hanno causato la morte di almeno 18 palestinesi, di cui sette bambini. Negli ultimi 24 ore, il numero totale delle vittime nella Striscia di Gaza è salito a 75, con 44 decessi registrati esclusivamente a Gaza City.
Incontro tra il presidente israeliano e il papa
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha avuto un incontro significativo con Papa Leone XIV, durante il quale ha sottolineato l’impegno di Israele nel garantire la sicurezza e il benessere delle comunità cristiane presenti in Terra Santa. Secondo quanto comunicato dalla sala stampa vaticana, nel corso della discussione si è affrontata la “tragica situazione a Gaza”, e la Santa Sede ha ribadito la necessità di perseguire la “soluzione dei due Stati” come unica alternativa per porre fine al conflitto attuale.
Preoccupazioni sulle detenzioni a Gaza
In un contesto di crescente preoccupazione, il quotidiano Guardian ha rivelato dati riservati che indicano come solo un detenuto su quattro a Gaza sia stato identificato come combattente dall’intelligence militare israeliana. La maggior parte dei palestinesi detenuti risulta essere composta da civili, imprigionati “senza accusa né processo” in condizioni che sollevano interrogativi sulla legalità delle pratiche carcerarie in atto. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno dichiarato di controllare attualmente il 40% del territorio di Gaza, evidenziando così l’estensione della loro operazione militare.