La campagna elettorale per le cruciali elezioni legislative nel distretto della provincia di Buenos Aires si conclude oggi, il 10 marzo 2025, in un clima di forte tensione per il governo argentino guidato da Javier Milei.
Disordini e sicurezza del presidente
Nell’ultimo comizio, il presidente Milei è stato costretto a lasciare l’evento a causa di disordini che si sono verificati attorno al suo convoglio. Le autorità peroniste della provincia hanno sconsigliato al presidente di tenere il comizio di chiusura nel luogo previsto, un piccolo club sportivo situato in una delle aree più svantaggiate della periferia della capitale. “Non possiamo garantire la sua sicurezza”, hanno dichiarato le autorità locali, un atteggiamento che è stato descritto dal governo come “mafioso”.
Ottimismo e sondaggi in calo
Fino a poche settimane fa, l’esecutivo mostrava ottimismo riguardo a una possibile vittoria del partito di Milei, La Libertà Avanza, in quello che è considerato un tradizionale bastione del peronismo. Tuttavia, gli ultimi sondaggi indicano un evidente calo del consenso per il partito di governo, portando a una discussione prevalente sull’entità della sconfitta che si profila all’orizzonte.
Scandalo e corruzione
Negli ultimi tempi, l’immagine del governo ha subito un duro colpo a causa di uno scandalo emerso dalle registrazioni trapelate alla stampa, in cui un funzionario rivela un presunto schema di corruzione legato agli acquisti pubblici di medicinali. Questo scandalo coinvolgerebbe anche Karina Milei, sorella del presidente, aggravando ulteriormente la situazione per l’esecutivo.
Situazione economica e incertezze
Sul fronte economico, il governo sta affrontando una situazione di elevata volatilità nei mercati, costringendolo a rivedere il programma di politica monetaria per contenere la svalutazione del peso rispetto al dollaro e prevenire un ulteriore aumento dell’inflazione. La combinazione di questi fattori ha reso la campagna elettorale un periodo di grande incertezza e tensione per il governo Milei, mentre si avvicinano le elezioni decisive.