Se l’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro dovesse essere condannato per tentato golpe, potrebbe affrontare un futuro in carcere. Attualmente agli arresti domiciliari dal mese di agosto 2025, Bolsonaro potrebbe finire nel carcere di massima sicurezza di Papuda, situato a Brasilia. Questa struttura è nota per aver ospitato, tra il 2007 e il 2011, l’ex terrorista Cesare Battisti. La notizia è stata riportata da fonti giudiziarie di alto livello, vicine al giudice Alexandre de Moraes, che presiederà il processo contro Bolsonaro, atteso per domani davanti alla Corte Suprema del Brasile (STF).
Speculazioni sul futuro di Bolsonaro
Le speculazioni iniziali suggerivano che l’ex capo dello Stato, in quanto militare di riserva, potesse scontare la sua pena in un’unità dell’esercito o in una cella del quartier generale della polizia federale. Tuttavia, secondo le fonti, il giudice Moraes avrebbe già preso la decisione di inviare Bolsonaro a Papuda, dove si prevede possano essere trasferiti anche altri condannati per i fatti avvenuti durante la “Capitol Hill” brasiliana, il 8 gennaio 2023.
Trattamento differente rispetto a Lula
Questa eventuale condanna comporterebbe per Bolsonaro un trattamento diverso rispetto a quello riservato all’attuale presidente Luiz Inacio Lula da Silva. Lula, infatti, ha trascorso 580 giorni all’interno della Soprintendenza della polizia federale a Curitiba, dopo la sua condanna nel 2018 per corruzione e riciclaggio, nell’ambito della nota inchiesta “Lava Jato”, che ha scosso il Brasile.
Ripercussioni sul panorama politico
La situazione attuale di Bolsonaro e l’andamento del processo potrebbero avere ripercussioni significative sul panorama politico brasiliano, già segnato da tensioni e polemiche. La Corte Suprema, chiamata a esprimersi su un caso di tale rilevanza, dovrà valutare con attenzione le prove e le testimonianze presentate, mentre il Paese attende con ansia l’esito di questo importante procedimento giudiziario.