Gli autori di Techetechetè indagano sul fenomeno del ‘Cantastampa’

Marianna Perrone

Settembre 1, 2025

Le canzoni composte da Sandro Ciotti, Maurizio Costanzo, Gianni Minà e Antonio Lubrano, insieme ad altri illustri giornalisti, sono rimaste nel dimenticatoio, legate a un evento noto come il “festival fantasma“. Questi brani, pur essendo stati interpretati da artisti del calibro di Gianni Morandi, Giorgio Gaber, Mia Martini, Iva Zanicchi, Gino Paoli ed Edoardo Vianello, non hanno mai visto la luce in forma di registrazione ufficiale. I filmati delle esibizioni sono scomparsi dagli archivi, mentre le case discografiche non hanno mai pubblicato i dischi e i registri depositati presso la Siae risultano alterati.

Il festival cantastampa

La manifestazione, intitolata Cantastampa, è stata ideata nel 1963 dal giornalista del Resto del Carlino Sandro Delli Ponti, in collaborazione con Gianni Ravera, noto per il suo ruolo al Festival di Sanremo. Questo evento ha avuto luogo in cinque edizioni fino al 1972, riunendo le star della musica e i grandi nomi del giornalismo, i quali hanno preso il posto dei parolieri nella scrittura dei testi musicali. A raccontare la storia di questo festival sono il giornalista Michele Bovi e lo scrittore Pasquale Panella, autori del libro “C’era una volta il Cantastampa, quando i giornalisti spodestarono i parolieri“, pubblicato da Coniglio Editore con un progetto grafico di Ines Paolucci.

Presentazione del libro e celebrazione del festival

Il 12 settembre 2025, presso il Teatro Tordinona di Roma, Michele Bovi e Pasquale Panella presenteranno l’edizione 2025 di Letture in scena, in occasione della quale verrà svelato il loro libro. Durante l’evento, Panella reciterà i testi di quelli che sarebbero diventati noti giornalisti, accompagnati dalle musiche di compositori di fama come Ennio Morricone, Luis Bacalov e Stelvio Cipriani. Bovi, dal canto suo, esporrà le cause e le ambiguità che hanno trasformato Cantastampa in un “festival fantasma“, evidenziando i programmi andati perduti dagli archivi.

Tra i programmi menzionati ci sono le 23 puntate de Il paroliere questo sconosciuto, che segnarono l’esordio di Raffaella Carrà come presentatrice accanto a Lelio Luttazzi, e le 17 puntate del cartone animato Il Conte di Montecristo del 1976. Inoltre, verrà ricordata l’esclusiva intervista a Ringo Starr, ex batterista dei Beatles, realizzata dalla giornalista Fiorella Gentile per L’Altra domenica di Renzo Arbore sempre nel 1976. Non mancheranno riferimenti a storiche rubriche televisive come Chissà chi lo sa? di Febo Conti, Settevoci di Pippo Baudo, e Ragazzi in gamba con Bianca Maria Piccinino e Piero Pompili, il primo programma televisivo con un pupazzo, Serafino, precursore di Topo Gigio.

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