Il mese di settembre si presenta particolarmente intenso per Leone XIV, con una serie di eventi significativi che prenderanno il via domani. Tra le manifestazioni di maggior rilievo ci sono l’apertura del Capitolo degli Agostiniani, che vedrà la partecipazione del Papa, e l’inaugurazione del Borgo Laudato Si’. Domenica 8 settembre, il pontefice proclamerà nuovi santi, Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis, mentre il 15 settembre si svolgerà la commemorazione dei “nuovi martiri” presso la basilica di San Paolo, coincidente con il 70° compleanno di Leone XIV. Tuttavia, l’agenda fitta di appuntamenti ha sollevato alcune problematiche, come il pellegrinaggio delle comunità LGBTQ+, programmato a Roma per il 5 e 6 settembre, e la presenza dei pellegrini ‘arcobaleno’ in piazza San Pietro il 7 settembre. Nonostante l’afflusso di partecipanti, non è prevista un’udienza giubilare con il Papa.
Fonti vaticane hanno chiarito che il pellegrinaggio, organizzato dall’associazione “La Tenda di Gionata” e altre realtà cattoliche, non sarà un evento ufficiale. “Il Papa tiene l’udienza giubilare ogni due sabati”, hanno spiegato, evidenziando che il 6 settembre non sarà un sabato di udienza. Questo giorno precede la cerimonia di canonizzazione di Frassati e Acutis, un evento molto atteso, che ha visto un numero significativo di iscrizioni, già nelle decine di migliaia.
Il silenzio di Leone XIV sul mondo LGBTQ+
Fino ad oggi, Leone XIV non ha rilasciato dichiarazioni specifiche riguardo all’accoglienza della comunità LGBTQ+, mentre ha già espresso posizioni chiare sulla famiglia. Durante un’udienza con il Corpo diplomatico, il pontefice ha affermato l’importanza di investire sulla famiglia “fondata sull’unione stabile tra uomo e donna”, e ha ribadito che il matrimonio rappresenta “il canone del vero amore tra uomo e donna”. Non si esclude, tuttavia, che il Papa possa indirizzare un saluto durante l’Angelus.
Nel corso del pontificato di Francesco, c’è stata una significativa apertura verso la benedizione delle coppie gay, ma Leone XIV ha finora mantenuto un approccio più cauto. L’ultimo periodo del pontificato di Francesco ha visto un forte dibattito interno, con la necessità di affrontare le resistenze espresse da alcuni vescovi, in particolare quelli africani, che hanno portato a una parziale revisione delle posizioni precedenti.
Le nomine e il trasferimento al Palazzo Apostolico
Con l’arrivo di settembre, si prevede che Leone XIV si occupi anche delle nomine, a partire dalla scelta del suo successore al dicastero dei Vescovi, ruolo che ha ricoperto fino alla sua elezione avvenuta l’8 maggio 2025. In attesa di conoscere la data ufficiale del trasferimento al Palazzo Apostolico, emergono notizie sui costi di mantenimento della residenza di Santa Marta, che si aggirano intorno ai 270.000 euro al mese, principalmente a causa delle spese di sicurezza. Con il ritorno del Papa al Palazzo, ci si aspetta una razionalizzazione di tali costi, sollevando interrogativi anche sulle possibili agevolazioni per i dipendenti, incluso il rumor di una quattordicesima mensilità.
Le prossime settimane si preannunciano decisive per il nuovo pontefice, che dovrà affrontare questioni cruciali e gestire un’agenda ricca di eventi significativi.
