Houthi: Israele affronta conseguenze devastanti dopo l’escalation del conflitto

Marianna Perrone

Agosto 31, 2025

Il 31 agosto 2025, a Tel Aviv, il capo di stato maggiore degli Houthi, Mohammed al Ghamari, ha rilasciato una dichiarazione inquietante, promettendo una risposta “dura e dolorosa” agli attacchi israeliani. Questa affermazione è emersa dopo che il gruppo ha confermato la morte del ministro della Sanità yemenita, colpito da un raid dell’IDF (Forze di Difesa Israeliane) avvenuto giovedì scorso.

Le dichiarazioni di Mohammed al ghamari

Durante un intervento pubblico, al Ghamari ha descritto gli eventi recenti come una “apertura delle porte dell’inferno” da parte di Israele, che ha portato alla morte di figure chiave del governo yemenita, incluso il primo ministro. La gravità della situazione è accentuata dalla crescente tensione tra le forze israeliane e i gruppi militanti yemeniti, con al Ghamari che ha promesso “opzioni strategiche efficaci e forti” in risposta agli attacchi. Questo scenario ha sollevato preoccupazioni a livello internazionale, con analisti che temono un’escalation del conflitto nella regione.

Il contesto del conflitto in yemen

Il conflitto in Yemen, che dura ormai da diversi anni, ha visto il paese diviso tra il governo riconosciuto a livello internazionale e i ribelli Houthi, sostenuti dall’Iran. Gli Houthi hanno preso il controllo di gran parte del territorio yemenita, inclusa la capitale Sanaa. Gli attacchi aerei israeliani, sebbene non siano stati una costante nel conflitto yemenita, hanno iniziato a intensificarsi recentemente, portando a un aumento delle tensioni.

La morte del ministro della Sanità, risultato di un attacco aereo, ha segnato un punto di non ritorno per gli Houthi, che hanno promesso di vendicare la perdita. La situazione è complicata ulteriormente dalla crisi umanitaria in Yemen, dove milioni di persone affrontano la fame e le malattie a causa del conflitto e del blocco delle forniture.

Le reazioni internazionali

La comunità internazionale sta seguendo con attenzione gli sviluppi in Yemen, con diverse nazioni che esprimono preoccupazione per l’escalation della violenza. Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno invitato tutte le parti coinvolte a desistere dalla violenza e a cercare una soluzione diplomatica al conflitto. Tuttavia, le dichiarazioni di al Ghamari e il clima di ostilità tra le fazioni coinvolte rendono difficile qualsiasi tentativo di mediazione.

In un contesto di crescente instabilità, la risposta degli Houthi potrebbe avere ripercussioni non solo per il Yemen, ma anche per l’intera regione del Medio Oriente. La situazione rimane tesa e incerta, con il rischio di un conflitto più ampio che potrebbe coinvolgere altri attori regionali e internazionali.

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