Un’indagine condotta da Forensic Architecture, un gruppo di ricerca londinese, in collaborazione con la World Peace Foundation, affiliata a un’università del Massachusetts, ha portato alla luce almeno 64 episodi in cui civili palestinesi sono stati aggrediti dalle forze armate israeliane mentre cercavano aiuti a Gaza. Questa analisi dettagliata è stata riportata da Al Jazeera e si concentra su eventi avvenuti nell’area di conflitto.
Dettagli sugli episodi di violenza
Secondo il rapporto, 25 di questi episodi di violenza si sono verificati nelle immediate vicinanze dei punti di distribuzione alimentare gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), un’organizzazione no profit con sede nel Delaware, che opera sotto l’influenza di Stati Uniti e Israele. I dati raccolti evidenziano una situazione critica per i palestinesi, costretti a percorrere in media 6 chilometri per raggiungere un punto di distribuzione del Ghf, un aspetto che sottolinea le difficoltà quotidiane affrontate dalla popolazione locale.
Uso improprio degli aiuti umanitari
Il documento mette in risalto come, nonostante l’esistenza di principi umanitari consolidati che vietano l’uso improprio degli aiuti per scopi militari o politici, Israele stia di fatto strumentalizzando le risorse umanitarie. Questa pratica, secondo il rapporto, non solo compromette l’integrità degli aiuti, ma mette anche a rischio la vita dei civili che cercano di accedere a beni di prima necessità in una situazione già di per sé precaria.
Interrogativi sulla gestione degli aiuti
La gravità di queste affermazioni solleva interrogativi sulla gestione degli aiuti umanitari nella regione e sull’impatto delle operazioni militari sui civili. Le testimonianze raccolte e riportate nel documento richiamano l’attenzione internazionale sulla necessità di garantire la sicurezza dei civili e il rispetto dei diritti umani in un contesto di conflitto così complesso e delicato.