Le ondate di calore che hanno colpito la Spagna nel corso dell’estate 2025 hanno avuto effetti devastanti sulla popolazione. L’ultima ondata, registrata dal 3 al 18 agosto, si è rivelata particolarmente letale, causando 1.149 decessi dovuti alle temperature estreme, che nel sud del paese hanno raggiunto i 45°C. Secondo le stime del Sistema di Monitoraggio della Mortalità quotidiana (MoMo), gestito dal Centro Nazionale di Epidemiologia dell’Istituto di Sanità Carlos III, dall’inizio della stagione estiva sono stati registrati 2.635 morti attribuibili a queste ondate di calore, segnando un incremento del 40% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Analisi dei dati di mortalitÃ
Il sistema MoMo, pur non potendo stabilire un nesso di causalità diretto, fornisce una stima accurata dei decessi in eccesso rispetto alle aspettative storiche. Questa analisi si basa sull’incrocio dei dati di mortalità giornaliera con le informazioni sulle temperature fornite dall’Agenzia Meteorologica Nazionale spagnola (Aemet). Il dato più allarmante riguarda le fasce vulnerabili della popolazione: la quasi totalità delle vittime, pari a 2.529, apparteneva a persone con più di 65 anni, in particolare ultra 75enni. Per questi individui, il caldo record ha aggravato condizioni mediche preesistenti, come malattie respiratorie e cardiopatie, rendendoli particolarmente suscettibili agli effetti del calore.
Impatto diretto delle ondate di calore
Oltre ai decessi legati a condizioni preesistenti, il caldo ha causato anche morti dirette. Almeno 23 persone sono decedute a causa di colpi di calore, un numero che ha già superato i decessi diretti registrati durante l’estate negli ultimi due anni. Questa situazione evidenzia l’urgenza di affrontare i problemi legati alle ondate di calore, specialmente in un contesto di cambiamento climatico che sembra intensificare questi eventi estremi.
Effetti sugli interventi di emergenza
Le temperature torride hanno complicato ulteriormente le operazioni di spegnimento degli incendi boschivi, che dal 3 agosto stanno devastando il nordovest della Spagna. Vigili del fuoco e militari si trovano a fronteggiare condizioni estremamente difficili, incrementando il rischio per la loro sicurezza e rendendo le operazioni di soccorso più complesse. La tregua climatica, prevista da Aemet, è attesa con speranza, poiché un abbassamento delle temperature e l’arrivo di piogge nel versante nord potrebbero alleviare l’emergenza in corso su più fronti.
